Un Como pazzesco: mai vista una squadra così

La situazione Varane è un’altra cosa e apre a nuovi scenari. Intanto il Como mai nella sua vita aveva fatto un’operazione del genere

C’è un Como prima di Varane, e un Como dopo Varane. La chiusura dell’accordo con il difensore francese, campione del Mondo nel 2018, uno dei più grandi interpreti mondiali nel suo ruolo, cambia la storia. La storia del Club.

Da cinque anni ripetiamo le stesse, cose, raccontiamo il progetto fantasmagorico della società indonesiana degli Hartono venuti a Como per disegnare sul Lago la fiaba di una vicenda sportiva incredibile (dalla serie D alla serie A e chissà cos’altro), legandola a un efficace lavoro sul brand della città. Ok. Ogni passo negli ultimi cinque anni ha confermato questo trend. Ma di promozioni dalla C o dalla B ne avevamo già vissute, giocatori di un certo livello che potessero essere accomunati a Pepe Reina, Moreno o Mazzitelli forse anche. Ecco, Fabregas: quello sì che era stato un colpo, ma senza la verifica sulla profondità del suo progetto Como, poteva anche essere la passerella a fine carriera del giocatore famoso.

Varane no. Varane è un’altra cosa e apre a nuovi scenari. Intanto il Como mai nella sua vita aveva fatto un’operazione del genere. Avevamo avuto futuri campioni del mondo (Tardelli, Vierchowod, Zambrotta, Rossi. ecc.), talenti in rampa di lancio (Borgonovo, Meroni, Barella, Matteoli, Invernizzi, Parolo, Rocchi, ecc.), cavalli di ritorno dal magico mondo dei big (Vecchi, Hansi Muller, Dirceu, Benito Carbone, Cauet, Oliveira, ecc.) ma mai era arrivato un potenziale big del mercato. Uno che, se avesse firmato per la Roma, la Fiorentina, forse anche l’Inter o il Milan, avrebbe avuto i titoloni dei giornali in qualità di grande acquisto.

Gli ultimi anni di Varane non sono stati una meraviglia, ma nulla che possa assomigliare al l’arrivo di un bollito. Varane cambia la storia perché il suo arrivo dice alcune cose: innanzitutto che il progetto degli Hartono adesso comincia ad avere credibilità. Non basta avere i soldi per convincere i giocatori. Anzi, i soldi di facciata sono visti come una diminutio. Ma qui c’è affidabilità, e c’è un uomo come Cesc Fabregas che rischia di essere il George Clooney del pallone lariano. Lui ha fatto il tour degli obiettivi di mercato spiegando loro la profondità del progetto,con la credibilità che lo contraddistingue. Volete saperne una bella?

Ci sta che un consiglio si arrivato anche da Jack Gattuso. Con chi ha fatto le vacanze Varane? Con Bruno Fernandes, cioè il suo compagno al Manchester United, legato a Jack, che lo lanciò nelle giovanili del Novara. E Gattuso ha sempre parlato con meraviglia a Fernandes di Como. Visto? Intrecci, corsi e ricorsi. Il Como con l’acquisto di Varane cambia la realtà dei fatti: sfondati i 30 milioni di budget (erano 25 all’inizio dei programmi), si iscrive alla corsa per concorrere con le squadre medie del campionato. Anche ai tempi di Mondonico, l’approccio non era stato lo stesso. Entriamo in una nuova dimensione. Como non è mai stata questa cosa qui. Mai.

Nelle intenzioni, poi i risultati come sempre li decide il campo. Ma non è impossibile immaginare l’obiettivo di diventare una Atalanta o un Parma degli Anni Novanta. Intanto, a giudicare dalla sua frase detta in un video, la settimana prossima potrebbe esserci la presentazione del francese. Dove abiterà? Si dice a Guanzate nella casa che fu di Theo Hernandez. Anche qui, similitudini di un certo tipo...

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