Vamos Como, debutta Fabregas in panchina

Partita Oggi contro la Feralpi Salò la prima partita del campione spagnolo come allenatore

Leviamo le prime due giornate di campionato, la sconfitta di Venezia e il pareggio interno con la Reggiana. Ecco, se il campionato fosse cominciato lì, dall’inizio di settembre, il Como sarebbe in testa alla classifica, insieme a Parma e Venezia, venti punti in dieci gare tutte e tre. E il Como con la miglior difesa, solo otto reti subìte.

A Cesc Fabregas non viene certamente consegnata una squadra da rifondare, dunque. Il suo è un compito diverso, è stato detto mille volte. Rendere tutto un po’ più divertente, banalizzando. Ma il rischio c’è, prendendo in mano una squadra che ha un rendimento da prima in classifica, numeri alla mano. E sono numeri che, con tutto il rispetto, valgono più delle statistiche a cui ci si è riferiti per spiegare il cambio di guida tecnica.

Quanto sia valsa la pena correre questo rischio lo si vedrà da oggi pomeriggio, e nei giorni a venire. Giorni molto prossimi visto che la prima “Fabregas week” si apre con tre partite. Ma certamente sulla panchina del Como da oggi si siederà un allenatore che quello che conta nel calcio lo sa benissimo.

E probabilmente sa anche bene come possa essere insidioso giocare in casa contro l’ultima in classifica, per quanto forse in Italia più che altrove esistono colpi di scena stile Davide contro Golia. Qui Golia, il gigante, è il Como. Che non deve farsi distrarre da quello che è accaduto in queste due settimane, dalla foga di seguire le nuove idee, per evitare che la Feralpisalò si trasformi in Davide con l’energia e la determinazione di chi ogni domenica si gioca il tutto per tutto per salvarsi, senza badare alla forma. E tutti sappiamo bene che cosa possa significare.

C’è dunque tanto, tantissimo di interessante nella partita di oggi pomeriggio. Una gara che sicuramente questo cambio ha reso più attraente di quanto potesse esserlo in circostanze, per così dire, normali. Che squadra proporrà Fabregas? La prima notizia è che non convocati sono Cassandro e Scaglia per scelta tecnica e Arrigoni per infortunio. Al di là delle teorie di un gioco più aggressivo, più dinamico, una pressione più intensa, interessa anche la capacità di adattarsi ai vari momenti della gara. E restano le caratteristiche dei giocatori, che due settimane di allenamento diverso difficilmente possono avere modificato. Tant’è che l’altro giorno Fabregas ha detto che in queste prime partite cambierà poco, che sarà una rivoluzione lenta. Ha sottolineato come il Como sia abile a difendersi, il che non significa però che lo schieramento arretrato possa restare uguale. Possibile che si scelga una difesa a quattro. Un 4-3-3 o magari un 4-2-3-1, che a quanto pare è uno dei suoi moduli preferiti. E che consentirebbe l’impiego di quattro pedine dichiaratamente offensive.

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