Vecchie glorie in campo per ricordare i Maestri

Certamente, ci si aspettava qualche volto conosciuto in più. Alla fine, tra i tanti attesi, c’era solo Bobo Maccoppi. Perché lui, a tutto ciò che contenga il nome “Como”, non dice mai di no. Alla partita delle vecchie glorie del settore giovanile del Como – disputata ieri a Maslianico – cerca di esserci sempre, potendo contare ancora su un fisico più che invidiabile. Era lui il “leader” nella partita valida come terzo Memorial “Sergio Gualdi-Nazzareno Tosetti”, inserito nel torneo internazionale “Mino Favini-Giorgio Rustignoli”, che ha visto in campo per le prime partite squadre giovanili professionistiche della categoria Esordienti 2012 a nove – italiane e straniere, tra cui Como, Inter, Juventus ed Empoli, ma anche Chiasso, Bellinzona e Dinamo Tblisi – con la partecipazione dei dilettanti della Casatese, in campo con i suoi 2011.

Un torneo, organizzato dall’associazione Pirati Como, che come ben dimostrano le intitolazioni dei vari appuntamenti da tre anni ricordare quattro personaggi-chiave del floridissimo settore giovanile del Como negli anni Settanta, Ottanta e Novanta. L’idea è di riunire chi, in quei favolosi anni, è cresciuto sui campi di Orsenigo con quei maestri.

E Maccoppi, la cui esperienza come allenatore del Como Women non continuerà, a quel Como è sempre legato: «Anni meravigliosi, in cui siamo cresciuti come giocatori e soprattutto come uomini. Lì, abbiamo imparato tutto. Il Como in A? Una grande emozione, c’è tutto per fare bene».

Con lui, in campo Claudio Rusconi, Massimiliano Simone (figlio dell’ex sindaco di Como), Walter Rimoldi, mentre in panchina c’era Christian Boscolo. A dar manforte alcuni tifosi del Como, in aiuto all’organizzazione del torneo, per allestire un sei contro sei disputato sul campetto a nove del centro sportivo di Maslianico. Foto di rito davanti a due striscioni storici, quello dei Ram e dei Maestri Comacini e a un telo con la scritta “Azzurro e… niente altro”. Risultato? 3-1 per la squadra blu capitanata da Maccoppi.

Come sottofondo della partita, il vociare dei ragazzi in campo e dei tanti genitori che hanno stipato la tribuna del campo a undici, che ospitava le partite del “Favini-Rustignoli”.