Amadeo, due argenti mondiali. Prima nella crono e poi in linea

Paraciclismo L’atleta della Bee and Bike Bregnano protagonista a Zurigo

Doppio argento per la comasca Roberta Amadeo ai Mondiali di paraciclismo di Zurigo. L’atleta della Bee and Bike Bregnano, pluricampionessa nell’handbike, ha gareggiato come sempre nella categoria WH2, raccogliendo altre soddisfazioni e aggiungendo al suo ricchissimo palmares altre due medaglie.

Titoli che si sommano ai tanti successi ottenuti in questi giorni ai Mondiali dal team azzurro di paraciclismo guidato dal ct Pierpaolo Addesi.

Sempre al top

Passano gli anni, ma Roberta è sempre sulla cresta dell’onda e riesce sempre ad essere competitiva. Ha gareggiato nella crono e nella prova su strada, l’esito è stato identico. Così come il podio, speculare in entrambe le prove. La statunitense Katie Brim - 26 anni e… 28 in meno rispetto ad Amadeo - ha vinto la crono sul circuito cittadino di 11.3 chilometri, in 18’54”04, con una velocità media di 35,8 chilometri orari. Alle sue spalle, Roberta Amadeo ha tagliato il traguardo in 23’00”39, con un ritardo di 4’06”35. Terza piazza per la brasiliana Gilmara Sol Do Rosario Gonçalves con un distacco dalla vincitrice di 9’56”12.

Per Roberta Amadeo, presidente di Aism Como, non ci sono dubbi: «È stata la migliore performance della mia vita. Nonostante il forte vento mi sono difesa veramente bene e posso dire di essere veramente contenta».

«Orgogliosa della maglia»

Ieri la replica nella prova su strada, su un percorso di 38 chilometri, con lo stesso ordine di arrivo. Oro per Brim, che ha chiuso in 1h10’56”, dando un giro di distacco ad Amadeo e due a Do Rosario Gonçalves.

Anche in questo caso, grande soddisfazione anche per Roberta, che non ha nascosto la sua gioia al termine della gara: «Ho corso bene, nonostante il tempaccio che ha complicato non poco la prova. Non è mai facile gestire gare così impegnative. Sono sempre orgogliosa di indossare questa maglia azzurra, che per me ha un valore immenso. Rappresentare il mio Paese a livello internazionale è un onore, e ogni volta che salgo su quel podio sento di aver realizzato qualcosa di straordinario».

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