L’incredibile storia di Bottecchia. Al Ghisallo con Gregori e Bortuzzo
Il docufilm Rai e il libro del giornalista protagonisti ieri sera al Museo
Il Museo del Ghisallo continua con i suoi incontri, le sue serate, i suoi omaggi, luminose scintille d’amore per questo sport che volano nell’aria come lapilli infuocati. Stavolta sotto l’ideale striscione, sul viale della passione, è transitato Ottavio Bottecchia, personaggio mai abbastanza omaggiato, sempre all’ombra dei Coppi e dei Bartali, ma riportato alla luce da due opere recenti. Il doculfilm della Rai scritto e diretto dal giornalista Franco Bortuzzo, montato da Luca Zanoli e con la voce narrante di FrancescoPancani; e il libro “Il corno di Orlando”, scritto da quel sommo cantore e poeta che risponde al nome di Claudio Gregori, per decenni inviato di calcio e ciclismo per la Gazzetta dello Sport.
E quale migliore modo per celebrarlo, di invitare i due autori, Bortuzzo e Gregori, a parlare di questo personaggio dalla storia controversa, e rimasto nella testa e nei muscoli degli appassionati anche grazie alle biciclette che portano il suo nome?
Alle 16 è stato mostrato il docufilm Rai. Poi Bortuzzo e Gregori, accompagnati dal presidente del Museo Antonio Molteni e dalla direttrice Carola Gentilini, hanno gironzolato per la mostra dedicata al Tour, soffermandosi incuriositi sui cimeli più preziosi e quelli più inediti. Infine hanno intrattenuto la platea (nella quale è spuntato anche Gianni Torriani, figlio del mitico patron del Giro, Vincenzo) sulla figura di questo campione, capace di indossare più maglie gialle di Coppi e Bartali al Tour (ne ha vinti due), di vincere gare clamorose, e contemporaneamente di vivere anche una vicenda umana a tratti misteriosa, forse controversa, terminata con una morte che ancora oggi è avvolta nel mistero. Un campione solo, isolato, controcorrente, che il docufilm e il libro raccontano bene e con particolari ricchi di sfumature inedite. Gregori si è poi fermato a firmare le copie del libro, mentre Bortuzzo raccontava particolari curiosi della sua lunga ricerca sul personaggio.
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