Lombardia, folla colori ed emozioni. Evento che Como non può perdere

Restano tante immagini negli occhi della classica monumento. Sulla Colma sembrava di stare all’Alpe D’Huez

Como ha celebrato per bene il suo anniversario di nozze, come succede con i matrimoni quelli belli. Ancora una volta il Lombardia e la nostra città (e il territorio) si sono confermati l’uno la metà dell’altro. Del resto, se Rcs continua a rimanere attaccata a Como e al suo lago, nonostante in passato i dialoghi non abbiamo sprizzato per empatia ed entusiamo, è perché tutti sanno che non c’è terreno più bello per celebrare il rito pagano del ciclismo. Lombardia e Como, Como e Lombardia.

Anche quando il finale viene appiattito da una serie di sfighe meteorologiche, anche quando la corsa arriva via piatta dalla Colma alla città, con l’unico sussulto della Valfresca, qui resta la magìa. Era la prima volta dal 1976 che il lago non sfrattava l’arrivo da Piazza Cavour: allora vinse De Vlaeminck, stavolta ha vinto Pogacar, oggi come allora se possibile la dislocazione del traguardo (più facilmente raggiungibile anche dal centro storico) ha facilitato ancor più l’accalcarsi di gente alle transenne. C’era tanta gente nel chilometro finale, e sulla Valfresca.

Ma l’immagine che non verrà scordata dagli appassionati è la quantità di folla inneggiante che c’era negli ultimi metri di salita della Colma di Sormano. Sembrava a di stare all’Alpe D’Huez o sullo Stelvio. Una folla clamorosa, che occupava la sede stradale, lasciando un pertugio per il passaggio dei campioni: che quando li vedi, quei tifosi lì, non sai mai se i ciclisti li stanno ringraziando mentalmente per il sostegno o maledicendo per l’ingombro.

Como è felicemente sposata con il Lombardia. Perfino quando c’è la partenza, e ci si inventa anche da lì un passaggio sul Ghisallo. Non bisogna abbassare la guardia, però. Avere qui arrivo o partenza, sarà anche solo una questione i soldi, ma poi aiuta avere idee ed iniziative. L’altro giorno abbiamo sottolineato come la città abbia vissuto la vigilia troppo anonimamente,rispetto alle dimensioni dell’appuntamento. Sarebbe bello che si aprisse un tavolo costruttivo tra Comune, Confcommercio, Confesercenti e Confartigianato per vedere come far esplodere l’evento anche nei giorni precedenti. Uniti si vince. Forse.

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