Giro di Lombardia, quarto trionfo per Pogacar. Riapertura delle strade in corso, resta chiusa la zona dell’arrivo

La guida Stop alle auto dalle 15.20 lungo il tracciato della classica delle foglie morte. «Arrivate con anticipo e portate pazienza, è un evento di rilievo mondiale». Qui le foto della giornata

- Aggiornamento delle 17: Tadej Pogacar trionfa per la quarta volta di fila al Giro di Lombardia, come lui solo Fausto Coppi.

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- Aggiornamento delle 12.30: dalle 11 sono state chiuse via Cavallotti, viale Varese (fino al Crocifisso), viale Rosselli (dall’intersezione con via Recchi a Viale Cavallotti, direzione piazza Cavour), via Bossi, via Gallio (da via Bossi a piazza Cacciatori delle Alpi).

Muoversi in anticipo se ci si vuole godere lo spettacolo del Giro di Lombardia sulle strade cittadine. E, al contempo, armarsi di molta pazienza se ci si deve spostare in auto in quanto, dalle 15.20 circa, verranno chiuse tutte le strade del tracciato di gara e riaperte solo dopo l’arrivo dei corridori in piazza Cacciatori delle Alpi. Non ci sarà infatti la “volata” sul lungolago con arrivo in piazza Cavour a causa dell’acqua che occupa due corsie su tre, ma da piazzale Santa Teresa i ciclisti percorreranno viale Rosselli per poi effettuare una curva a gomito in viale Cavallotti e, da lì, lo sprint finale fino a piazza Cacciatori delle Alpi.

Un’ora prima dell’arrivo

Proprio per questo viale Varese e viale Cavallotti rimarranno chiuse dalle 11.30 di questa mattina fino alla tarda serata, mentre tutto il resto della viabilità interessata (lungolago incluso) tornerà disponibile verosimilmente tra le 17 e le 17.30. La Polizia locale ha infatti disposto il divieto di circolazione dalle 15.20 nelle vie Zampiero, della Pila, Rienza, Briantea, Piave, Ambrosoli, Giulio Cesare, Roosevelt, viale Innocenzo, San Rocchetto, via Recchi, Masia, viale Rosselli, Santa Teresa, via Bixio, via XXVII Maggio, Comune di San Fermo (via Garibaldi e Rimembranza) e ancora via per San Fermo, largo Ceresio, via Camozzi, Bellinzona, largo Spluga, Borgovico, viale Rosselli, viale Cavallotti e piazza Cacciatori delle Alpi a cui si aggiunge il lungolago. Il passaggio dei corridori è atteso tra le 16.15 e le 17.30 (in base alla velocità) e le strade saranno riaperte dopo il veicolo indicante il “Fine Corsa”.

Già scattati i divieti di sosta nell’area stadio, mentre da oggi niente parcheggio in viale Varese e lungo i bordi strada di tutte le vie del percorso dalle 8 alle 18. Indicazioni vengono date anche sui pannelli a messaggio variabile collocati nei principali punti di accesso alla città.

«Le chiusure – spiega il comandante della Polizia locale Vincenzo Aiello – saranno approntate un’ora prima dell’arrivo sul territorio comunale e ci saranno ad ogni incrocio agenti della Polizia locale di Como a cui se ne aggiungeranno alcuni di Lecco grazie a una convenzione. Ci saranno inoltre i volontari della Protezione civile e dell’associazione nazionale carabinieri. Avremo una centrale operativa in comando con la presenza dei vigili del fuoco, della Polstrada e del 118 in modo tale da affrontare in modo coordinato ed efficace eventuali criticità. Sui nostri canali social daremo aggiornamenti costanti su chiusure, riaperture e qualsiasi altra necessità». Il consiglio del comandante è quello di «raggiungere la città con anticipo per godersi una competizione che si annuncia di grande livello visti i partecipanti». Un invito va anche a chi si sposta su strade secondarie: bisogna ricordarsi di fare attenzione agli incroci che sbucano sulle arterie principali per evitare, come successo in passato, di ritrovarsi sul percorso di gara. Oltre al pericolo per la propria sicurezza e per quella dei ciclisti si rischiano infatti anche pesanti sanzioni. «Dico agli automobilisti di muoversi con prudenza – prosegue – e di avere pazienza perché ospitiamo una gara di carattere internazionale e uno degli eventi sportivi più importanti al mondo e, inevitabilmente, si potrà restare fermi all’incrocio anche per più di un’ora».

Un appuntamento fisso

Insomma i tempi di attesa potranno essere lunghi, ma ormai il Lombardia è un appuntamento fisso che avviene ogni anno con alternanza tra partenza (meno invasiva) e arrivo, più spettacolare ma con ricadute più pesanti in termini viabilistici. I punti più critici saranno presidiati, ma i disagi saranno inevitabili. «Saremo oltre sessanta più i sette colleghi di Lecco – conclude Aiello – impegnati in servizi straordinari a cui seguirà, domenica, il rally. Ringrazio i colleghi ufficiali e agenti per gli sforzi in fase di pianificazione e per quello che faranno domani (oggi, ndr) oltre all’emergenza lago. Lavoriamo tutti da giorni per questo evento in modo da garantire la massima sicurezza dei ciclisti e naturalmente degli altri utenti della strada».

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