Gilardoni sesto a Barcellona. Cairoli sfortuna e un malore

Automobilismo Kevin se la cava nel Super Trofeo Lamborghini. Matteo sceso dalla macchina con 39 di febbre, trattato con antibiotici

Finisce con un ritiro in gara 1 e il sesto posto in gara 2 la trasferta di Kevin Gilardoni a Barcellona, nel quinto appuntamento del Lamborghini Super Trofeo Europa con la Huracán Super Trofeo EVO2 dell’Oregon Team. Il pilota comasco si è presentato con il secondo miglior tempo della Pro-Am ottenuto al termine della prima sessione di qualifica. Al via della gara , con la pista umida, Gilardoni ha avuto lo spunto migliore che gli ha consentito di superare subito il neozelandese Brendon Leitch che pativa dalla pole, portandosi al comando nella sua classe e andando poi ad occupare la settima posizione assoluta, ma sempre in corsa per scalare. Al quinto giro l’uscita di pista di una vettura nelle retrovie ha chiamato in causa la safety car.

Alla ripartenza Gilardoni ha quindi mantenuto la leadership di classe. Situazione che è praticamente rimasta invariata fino al momento dei pit-stop. Dopo le soste a salire in macchina è stato Perolini, ma un problema di natura elettrica lo ha poi costretto a ritirarsi a sei giri dal termine. In gara 2 Kevin Gilardoni non ho potuto fare altro che “limitare i danni” con un passo tra i più veloci in pista, concludendo sesto di Pro-Am. Trasferta davvero sfortunata quella di Matteo Cairoli oltre oceano per l’ultima tappa Imsa sulla pista di Road Atlanta, nota come la Petit Le Mans. Risultato: a 15° posto assoluto, 8° di categoria, per la Lamborghini SC63 targata Iron Lynx, rallentata da un tamponamento ed un successivo Stop&Go a poco più di tre ore dalla fine. Finale ben diverso dalla strepitosa vittoria di due settimane fa al Mugello nell’Europeoan Le Mans Series, Ma i guai non sono stati solo in pista. «Dopo che sono sceso dalla macchina – spiega Matteo Cairoli - sono stato male. Mi è salita la febbre a 39 e mi hanno imbottito di antibiotici. E’ stata comunque una gara complicata in quanto eravamo gli unici a non aver provato su questa pista e per di più abbiamo avuto tanta sfortuna durante la corsa a causa di contatto con un LmP2. Alla fine però Grojean ha fatto il giro veloce e ciò fa ben sperare per il 2025».

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