Impennata Roda a Portimao. Cairoli deve accontentarsi

Automobilismo Destini differenti per i due comaschi nella gara portoghese

Era l’imperativo da inizio stagione e Giorgio Roda alla fine c’è riuscito. A Portimao, ultima tappa dell’European Le Mans Series 2024, la gara LmP2 Pro/Am è stata vinta dalla Proton Competition Oreca n. 77 dopo che Giorgio Roda si è assicurato la pole position per la quinta volta nel 2024 il giorno prima. Nella massima serie, la LmP2, Matteo Cairoli ci ha provato, ma non è riuscito a ripetere il successo di due settimane fa al Maugello, chiudendo nono.

Una prova superba quella del terzetto (Roda, Viscaal e Binder) di Proton Competition alla 4 Ore di Portimao, con Roda che ha tenuto sempre la testa della corsa nei suoi stint e, in un finale incandescente il compagno di squadra Bent Viscaal ha raggiunto e superato Oreca Algarve Pro Racing n. 20 di Alex Quinn Quinn, aggiudicandosi la vittoria per soli 0,995 secondi.

«Questa vittoria ci ha permesso di finire terzi in campionato. Sono molto contento del risultato – ha tutte le ragioni per dirlo Giorgio Roda - che dimostra il lavoro fatto durante tutto l’anno. Tirando una riga ora che la stagione è finita i numeri sono questi e più che soddisfacenti: 5 pole position, 4 podi in sei gare, e terzi in campionato a 2 punti dal primo. Posso dirmi più che soddisfatto. L’obiettivo adesso sarà vincere ancora. Lavoreremo durante l’inverno per arrivare pronti per la prossima stagione, ma nel frattempo cercheremo di portare a casa l’Asian Le Mans Series dove l’anno scorso siamo arrivati secondi».

Meno soddisfatto ovviamente Matteo Cairoli, che comunque nel suo stint finale è riuscito a portare la LmP2 #63 Iron Linx dal 12° al nono posto. «È lontana la vittoria di due settimane fa. È stata una gara sofferente da quando sono salito in macchina – lamenta – e inoltre quando siamo rientrati per l’ ultimo stop non si accendeva più, quindi abbiamo perso tempo ulteriore. Serve più preparazione e poi test su test, come abbiamo fatto al Mugello, per venirne fuori».

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