Addio a Ceramella, ha inventato la scuola di moto a Como

Lutto Un grave lutto turba il mondo del motociclismo comasco. Un infarto lo ha stroncato, aveva 65 anni

Como

Un grave lutto turba il mondo del motociclismo comasco. Un infarto ha stroncato Francesco Ceramella, 65 anni, di Cavallasca, noto per essere l’ideatore della Scuola di Motociclismo di Como a Grandate. Conosciuto da molti cittadini come autista dei bus della Asf, la sua grande passione erano le moto, soprattutto dopo che aveva messo in sella sulle minimoto i figli Marco e Alessandro. Da lì l’idea, prima di un moto club dal nome bizzarro e divertente «Vai piano che ho paura», che in breve era diventato una realtà molto importante su scala nazionale come organizzatore di gare di minimoto.

Poi, la svolta: il progetto di realizzare una scuola di motociclismo a Como, dove formare giovani piloti. Oggi conosciuta come SMC Como, a Grandate, dove si allenano piloti di parecchi campionati (per parecchio tempo qui si allenava Tony Arbolino, pilota del motomondiale, e si sono divertiti Corti, Rato, Masarati e molti altri) e dove giovanissimi apprendono la tecnica della guida in minimoto o pitbike. Poi arrivò la società con il papà di Jorge Lorenzo, e la scuola diventò Lorenzo School (Jorge si allenava lì). Infine l’ultima fase, la più importante: finito il sodalizio con lo spagnolo, la crescita della SMC, riconosciuta anche a livello federale, con un simulatore all’interno della struttura, e l’apertura di sedi a Milano, Agrigento, Bari, e fra qualche settimana, a Tirano. Accompagnato dai figli Marco e Alessandro, che hanno contribuito a sviluppare un progetto diventato adesso di eccellenza a livello nazionale.

Francesco lo vedevi lì, sempre sarcastico, e appassionato, ironico e finto burbero. Una battuta non mancava mai. Magari lo vedevi sul retro a imbottire panini per le feste che ogni tanto il club organizzava, prendendo bonariamente in giro tutti, un modo per stemperare. Il motociclismo a Como gli deve parecchio.

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