Cerutti, una grande rimonta. È solo a 9 secondi dal leader

Motociclismo Alla Africa Eco Race ha recuperato nove minuti a Botturi

Sembra un thriller. Ma chi è il regista che ha scritto la AfricaEco Race 2025? Hitchcock? Ieri Jacopo Cerutti ha compiuto il miracolo: ha recuperato 9’ e 40 secondi al leader della corsa Alessandro Botturi (Yamaha), annullando praticamente tutto il distacco che aveva, e portandosi a soli 9 secondi dal rivale. Nove secondi. Significa partire per la frazione decisiva, quella di domani, praticamente alla pari con Botturi. Significa che la prova di domani sarà una gara di velocità nella sabbia, niente calcoli con il cronometro o strategie di navigazione. L’uno contro l’altro, controllandosi a vista. Emzionante.

Cerutti, pilota ufficiale della Aprilia, ha compiuto il suo capolavoro nella tappa che andava daAmodjar a Aouakchott di 473 km. Piccolo particolare che aumentava l’adrenalina: quella di ieri era l’ultima possibilità per il pilota di Montorfano di colmare il distacco di 9’49 accumuklato, perché la tappa di oggi Aouakchott-Npal di 407 km, ne avrà solo 82 di prova speciale, pochi (a meno di imprevisti) per recuperare tanto. Cerutti ce l’ha fatta, si è portato nella condizione almeno di poterci provare. Lo ha fatto dopo la tappa saltata il giorno prima per la tempesta di sabbia: nella otte il vento e la sabbia erano entrate nelle tende, sin dentro la bocca e le orecchie. La mattina dopo una delegazione di piloti si è recata dal direttore di corsa per dire che era troppo pericoloso. Così, un giorno di riposo ha consentito a Jacopo di recuperare dall’attacco gastrointestinale che l’aveva colpito martedì e che lo aveva frenato per due giorni. Purttoppo la tappa di ieri ha dovuto registrare il ritiro dell’altro comasco Francesco Montanari, che sin lì era stato ottimo terzo nella classifica generaale con una vittoria di tappa. Bravo comunque.

Alla fine Cerutti era molto soddisfatto: «È stata una di quelle giornate per cui vale la pena fare sacrifici. Questa mattina non ero ancora al top, ma dopo colazione è cambiato qualcosa, avevo più appetito e più energie. In questa tappa mi sono divertito, ho dato il massimo, ho sbagliato pochissimo e sono riuscito a raggiungere tutti. Poi, una volta davanti, ho aperto la strada, sono riuscito a scappare e ho percorso gli ultimi 50 km da solo, riuscendo a prendere un po’ di margine. La moto è andata alla grande, sono molto contento. Posso ancora giocarmi la vittoria finale».

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