Alle radici della Centomiglia del Lario

Domenica c’è la 75a edizione, ma per capire la storia sino in fondo bisogna passare dal 1902 e dal 1924

C’è molta attesa per la 75ma Centomiglia del Lario, in programma domenica alle ore 14. La gara, che vedrà al via oltre 60 imbarcazioni, celebra ormai da tre quarti di secolo un rito che traduce la vocazione motonautica del nostro lago ed ogni anno propone spunti nuovi. Ma dobbiamo fare un salto più indietro nel tempo, per scoprirne le radici . Il 28 settembre 1902 segna la data di inizio della storia della motonautica.

Lance

Da Carate Urio (allora Carate Lario), parte una gara di “lance automobili”, organizzata dalla locale Canottieri Spera (oggi Us Carate Urio) e dal nobile milanese Alessandro Volpi, proprietario della Villa del Pizzo di Cernobbio, che progetta e costruisce i motori marini per la Marina Militare. Sono dieci barche del Cantiere Taroni con motori Volpi di 20 cavalli e vince Giuseppe Dozzio. Il motore pesa più della barca e la media non supera i 20 km orari.

Nel fine settimana del 19-21 settembre 2024 arriva il primo gran premio internazionale, sponsorizzata da Villa d’Este, vinto dal racer 12 litri Excelsior (scafo Ampphion- motore Hispano Suiza) di S.a.r. Abdel Murein, pilotato dal costruttore francese T.A, Clarke, alla media di 62.166 km orari. I gran premi vanno avanti fino al 1929. Quello del 28 settembre/2 ottobre 1927, in occasione del Centenario Voltiano, segna il primo campionato europeo nella storia della motonautica. Anche Gabriele D’Annunzio manda il “Vittoriale”, affidandolo al suo pilota Edmondo Turci, ma il mostruoso racer d’annunziano non vuol saperne di partire e rimane al palo, sbattuto dalle onde sollevate dagli altri concorrenti. Il poeta-soldato non la prende bene e, quando se ne va a bordo del suo idrovolante “Alcione”, dopo essere stato osannato dalla folla, non esita a dire che il lago di Como è un bidet. Il 4 settembre 1949 si corre la prima Centomiglia del Lario e vince Mario Marzorati con un monocarena, motorizzato Gray di serie di 140 cavalli, costruito nei cantieri Taroni di Carate, dove lavora: impiega 1 ora 56’19” e porta la media oraria a 66.022. Nell’edizione del 1961, lo svizzero Adolfo Buchi infrange il muro dei 100 all’ora, stabilendo il tempo di 100.106 km orari con un Abbate/Bpm.

Record

Il record della corsa, sinora imbattuto, è stabilito il 21 novembre 1993 dal ticinese Alessandro Gianella con un entrobordo 8200 Lamborghini di Giampiero Lucini, in 55’15”7 alla media di 195.434.

Il 10 novembre 2019 (la Centomiglia era in programma il 22 settembre, ma rinviata per la tragica morte di Fabio Buzzi), un’altra prima volta: vince una donna, la veneziana Caterina Croze, insieme al francese corso Francois Pinelli, con un offshore 5000.

Il record di vittorie è di Tullio Abbate senior, con 11. Chissà se Serafino Barlesi, che è arrivato a quota 10, con il suo XCat 800 cavalli riuscirà questa domenica a pareggiare i conti?

© RIPRODUZIONE RISERVATA