Como Nuoto, una festa per il 40 anni della A2

Otto lustri, quattro decadi, due ventenni: comunque la si voglia vedere, è passato del tempo dalla prima storica promozione della Como Nuoto in serie A2.

Era il 1984, inizi di luglio, e lo spareggio di Firenze contro Sori decretò la supremazia ai rigori del team allenato allora da Rudy Cattino, tecnico che tuttora bazzica le piscine per distribuire conoscenza alle nuove leve. Sei a sei dopo i quattro tempi regolamentari, sette pari dopo i supplementari, con un Marco Flutti scatenato autore di ben cinque realizzazioni, supportato da un gruppo che di cedere le armi agli “odiati” amaranto non ne voleva proprio sapere.

I rigori decretarono la vittoria finale grazie alla miglior precisione al tiro dei lariani ed alle parate di Carlo Romanò, iniziarono così i festeggiamenti culminati con un rocambolesco ritorno da Firenze di parte della squadra a causa della rottura di un pulmino.

Il 2024 è ormai al termine, ma la squadra protagonista di quella meravigliosa ascesa non poteva e non voleva lasciarsi sfuggire l’occasione per una “rimpatriata”, puntualmente organizzata come nelle scadenze decennali precedenti. La differenza rispetto alle ultime celebrazioni è che di pallanuoto si parlerà tanto, ma di rientrare in acqua non se ne parla proprio: colpa della mancanza di piscine, si affretterà a dire qualcuno, prima di venir sotterrato da bonari improperi.

Vien più facile snocciolare la formazione vincitrice del mondiale di calcio 1982: Zoff, Gentile, Cabrini..., però lanciamo il guanto di sfida, suggerendo i primi componenti della formazione biancazzurra di allora: Carlo Romanò, Mennillo, Mossi, Sibaud, Dalle Donne…, chissà se a qualcuno riuscirà di completare la rosa, totalmente e orgogliosamente comasca.

Stasera in un ristorante del centro cittadino i componenti della squadra rivivranno con aneddoti e ricordi più o meno veritieri i momenti salienti di quella stagione, è prevista anche la presenza di due “guest star” che aumenteranno il tasso di allegria della serata, per una volta all’insegna dello sport in punta di forchetta.