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(Foto di Foto Patrizia Tettamanti)
Una curiosa particolarità nella squadra che ha raggiunto i vertici della serie B2. Protagoniste Alessia ed Elisa Terraneo, Giulia e Chiara Panzeri, Sofia e Anna Maspero
Quando si fa parte di una squadra, i compagni, la palestra, gli spogliatoi, finiscono per diventare una seconda casa. Non fa eccezione la Recoaro Como Volley, che quest’anno ha costruito un gruppo solido, capace di arrivare a stare stabilmente ai vertici del girone B di Serie B2 femminile. Ma in questo caso, la stagione delle lariane è davvero un affare di famiglia.
Nella rosa a disposizione di coach Gaetano La Froscia, ci sono, infatti, tre coppie di sorelle: Alessia ed Elisa Terraneo, Giulia e Chiara Panzeri e Sofia e Anna Maspero. Storie, vissuti e caratteristiche diverse, ma tutte con uno stesso legame che contribuisce a fare della Recoaro un gruppo unito e affiatato.
Le più esperte sono le sorelle Terraneo. Alessia, classe 1994, è una centrale, mentre Elisa, del 1997, è un’opposta. «Alessia ha girato un po’ di più, ma entrambe hanno un buon bagaglio d’esperienza - racconta coach La Froscia -. Hanno già giocato in B2 a Lazzate, mentre l’anno scorso si sono trasferite a Colverde, in C, raggiungendo i playoff».
Le gemelle Panzeri, classe 2003, invece, sono già a Como da un po’. Quella in corso è la terza stagione consecutiva, il che significa che sono state protagoniste della salita dalla D alla C e dalla C alla B2. Anche in questo caso una è una centrale, Giulia, e una un’opposta, Chiara. Cresciute nell’Intercomunale, sono arrivate da Gorla, diventando parte fondamentale del progetto tecnico. «Loro hanno sempre giocato insieme - rivela il coach delle comasche -, tranne per qualche mese lo scorso anno, quando Chiara è andata in Erasmus. Segno che, al di là di qualche lite da sorelle, c’è un legame forte tra le due».
Le più piccole, invece, sono le sorelle Maspero. Anna è del 2008 e dopo essersi formata nell’ottimo settore giovanile di Busto Arsizio è arrivata a Como, dove gioca come centrale. Sofia, invece, è del 2006 e arriva dalla B1, a Cabiate, dove però non ha trovato molto spazio. Da qui l’idea di scendere di categoria, per confrontarsi con ragazze più in linea con il proprio livello.
«È un’opposta, ma stiamo provando a cambiarle ruolo, facendola diventare una schiacciatrice di posto quattro» spiega La Froscia. La grande particolarità, come si evince anche dai ruoli, è che anche le più simili fisicamente sono ben diverse l’una dall’altra in termini di campo. «Ci sono poche affinità a livello caratteriale e tecnico - conclude l’allenatore -. La cosa veramente bella, però, è che tra le sorelle c’è un legame particolare, che aiuta molto a creare il giusto clima in palestra, riflettendosi sulle compagne».
E chissà che l’ambiente che riescono a creare non sia uno dei segreti dietro all’ottimo girone d’andata della squadra.
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