«La salvezza? Un bene. Ma l’anno prossimo non so cosa accadrà»

Volley A2 L’analisi di Molteni, presidente della Libertas: «Per mantenere un impegno finanziario così importante bisognerà trovare un main sponsor e relativo budget»

«La salvezza? Un punto di partenza per vedere se riusciremo anche nella prossima stagione a mantenere un impegno finanziario così importante come quello della seconda categoria assoluta del volley maschile».

Il presidente della Pool Libertas Cantù, Ambrogio Molteni, esce allo scoperto. Non è la prima volta, del resto, che lo fa parlando del progressivo innalzamento dell’asticella nell’A2 di pallavolo maschile in cui la sua squadra militerà anche nella stagione 2024-2025 per il dodicesimo anno consecutivo (sulle 13 apparizioni totali).

«Una cosa quasi dovuta»

«La salvezza raggiunta con due turni di anticipo – dice - sembrerebbe una cosa quasi dovuta. Se guardiamo quello che è successo dalla fine della scorsa stagione, però, vediamo che le due squadre finaliste (Tonno Callipo e Agnelli Bergamo) sono scomparse dai radar della serie A2 e, inoltre, che la formazione che raggiunse il passaggio di categoria due anni fa, Reggio Emilia, adesso è penultima e, quindi, lotta per non retrocedere in serie A3. Cosa significa questo? In primis che gli impegni economici stanno diventando sempre più difficili da coprire, poi che il campionato si è molto alzato come livello tecnico e, di conseguenza, che la competizione sta diventando sempre più serrata».

La stagione 2022-2023, vista oggi, appare quasi un miracolo, con Cantù praticamente fino alla fine in lotta per Coppa Italia, Supercoppa e campionato e la sensazione di poter competere ad altissimi livelli con tutti. A distanza di un anno, l’odierno nono posto senza infamia e senza lode è un passo indietro. Così, però, non può essere letto, specie per come, tutt’attorno, il quadro sta velocemente modificandosi.

«Da quest’anno i playoff vengono fatti dalle prime sette squadre, a differenza delle otto degli anni passati o, addirittura, delle dieci di tre anni fa. Ricordo che già alla presentazione della squadra il nostro primo obiettivo era la salvezza e, in seconda posizione, i playoff e la Coppa Italia, per la quale siamo qualificati e che giocheremo dal 14 aprile in poi», prosegue.

Il portafoglio

La questione, e sono anni che Molteni la riprende, è eminentemente legata al budget. La sua Cantù ha un portafoglio ben più scarico di altre piazze; senza un’iniezione di fiducia, anche confermando l’attuale pool di sponsor il mantenimento della categoria è a rischio.

«Bisognerà trovare un main sponsor, senza il quale sarà dura competere con gli altri che ogni anno alzano il budget, e confermare gli sponsor attuali, cosa al momento non facile. Spero che anche le istituzioni, da sempre latitanti, ci possano aiutare: in questi anni, senza un impianto nella nostra Cantù né per gli allenamenti né per le partite abbiamo fatto letteralmente un miracolo a sopravvivere», chiude.

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