
Pallavolo / Cantù - Mariano
Giovedì 20 Marzo 2025
Libertas, appello di Molteni: «Aspettiamo aiuti dal territorio»
La squadra La Libertas Campi Reali ha già smaltito la gioia dell salvezza e pensa al futuro con qualche preoccupazione
Cantù
Smaltita l’euforia dei festeggiamenti per la permanenza in serie A2 maschile, in casa Campi Reali Cantù è già tempo di tirare i bilanci. Lo ha fatto, immancabilmente, il presidente Ambrogio Molteni, che per l’ennesimo anno, pur a fronte di un budget inferiore a quello delle contendenti, è riuscito ad assemblare un roster in grado di centrare l’obiettivo.
«Abbiamo totalizzato 28 punti contro i 31 della passata stagione – esordisce –. L’anno scorso, tranne il palleggio e una banda, abbiamo mantenuto la stessa squadra del campionato precedente che aveva fatto faville. Quest’anno abbiamo cambiato allenatore, inserito diversi giocatori dalla Serie A3 e nessuno straniero. I tre punti in meno potevano essere messi in conto. Aver centrato la salvezza è un buon risultato. È retrocessa Reggio Emilia, società storica come noi e con un budget notevolmente superiore al nostro».
E qui si arriva al secondo punto della riflessione: come programmare la stagione che verrà. Già per quella che volge al termine, la formazione canturina ha dovuto fare i conti con numerose difficoltà, che si riproporranno ancor maggiori, per il campionato 2025/2026.
«Siamo fuori da Cantù da cinque anni, non avendo più il Parini, quando ci sono società in A2 che ricevono dai Comuni impianti che utilizzano in esclusiva – fa presente il presidente –. Abbiamo fatto un piccolo miracolo a mantenere la seconda categoria nazionale in questi anni. Sono 13 e, se ci sarà anche il prossimo anno, saranno 14. Ora, però, bisogna fare i conti con i bilanci. La nuova legge sullo sport ci ha messo molto in difficoltà. Devo ringraziare la famiglia Tullii (Campi Reali), con Andrea e Carmine che ci hanno aiutato a fare questo campionato. Ma sul territorio, al di là degli amici della Bcc Cantù, dove sono le forze vive che dovrebbero sostenere una realtà come la nostra?».
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