Retrocessione Tecnoteam, il coach: «Ancora non ci credo»

Verdetti «La mente non si è ancora raffreddata – ammette –. Ci vorrà del tempo.Il mio futuro? Non so»

Como

Sono passati dieci giorni dalla sconfitta della Tecnoteam Albese Volley Como contro Mondovì, costata la retrocessione in B1, all’ultima giornata di pool salvezza di Serie A2 femminile. Dieci giorni in cui riflettere, analizzare ciò che è successo, provare a trovare una spiegazione al vertiginoso calo del girone di ritorno, che ha fatto sprofondare la squadra dal terzo al settimo posto, con cinque sconfitte in altrettante gare.

Ci ha provato anche coach Mauro Chiappafreddo, per quanto la sconfitta bruci ancora. «La mente non si è ancora raffreddata – ammette –. Ci vorrà del tempo. È una situazione grottesca, perché è arrivata una retrocessione che non mi aspettavo. Quando si dà tutto ma non si raccolgono i risultati ci si sente svuotati. Ho ricercato cosa non è andato, ma a volte è difficile trovare una motivazione. Credo sia stato un insieme di cosa: un calo mentale, un calo fisico. Ma in generale, nell’arco della stagione, abbiamo sempre avuto alti e bassi. Anche quando sembrava avessimo trovato una quadra, abbiamo vissuto nuovi momenti difficili e quando dovevamo stringere di più non siamo più riusciti a vincere».

La partita di Mondovì è lo specchio di una stagione, condensata nell’arco di due ore e mezza. Sopra 2-0, la Tecnoteam non ha più trovato le forze per chiudere definitivamente la gara, pur andandoci vicina più di una volta. Sarebbe bastato un altro set vinto, che non è mai arrivato. Il calo, nella seconda parte di partita, così come nella seconda metà di pool salvezza, è costato caro.

«Questo è stato il leitmotiv di tutta la nostra stagione, fatta di alti e bassi incredibili – spiega –. È come se avessimo avuto paura di chiudere i conti, quando non c’era motivo di averla. Tra insicurezze e la fortuna che non è girata a nostro favore, non siamo riusciti a prenderci l’ultimo punto. Brava Mondovì, che ha giocato una partita incredibile, ma un po’ siamo stati noi a concedere loro di rientrare in partita».

Ancora incerto il futuro dell’allenatore di Terni, così come lo è quello della Tecnoteam. A dire la verità, però, a essere parecchio nebuloso è l’intero quadro dell’A2, con diverse società la cui iscrizione al prossimo campionato sarebbe in bilico. Da vedere, dunque, l’evolversi della situazione, con Albese che potrebbe anche venire ripescata in estate.

«Non ho idea di cosa farò – conclude Chiappafreddo –. Il momento è difficile per tutti, per via degli alti costi che richiede una stagione in A2. Posso dire, però, che una società seria come Albese meriterebbe di stare a questo livello. Sarebbe bello che le società virtuose venissero premiate».

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