Tecnoteam, il bello delle debuttanti. Carola e Gaia alla prima volta in A2

Colombino: «Non mi aspettavo di giocare così presto, che bello». Mancastroppa: ero un po’ agitata ma le compagne sono state brave a tranquillizzarmi»

La prima domenica di campionato è sempre speciale, un po’ per tutti.

Lo è stata per il capitano della Tecnoteam Albese Martina Veneriano e le sue compagne in quel di Vasto, dove lo scorso finesettimana hanno superato la Tenaglia Abruzzo Volley di Altino con un netto 0-3, iniziando alla grande il proprio percorso nella quarta stagione di A2 consecutiva. Lo è stata ancor di più, però, per Carola Colombino e Gaia Mancastroppa, a cui coach Mauro Chiappafreddo ha voluto regalare l’emozione dell’esordio assoluto in Serie A2.

Esordi

La prima a calcare il taraflex del PalaBcc è stata Colombino, entrata nel finale di secondo set per far rifiatare una Giorgia Mazzon in grande spolvero. Non un cambio semplice per la giovane opposta di Nichelino, in provincia di Torino, che però ha dimostrato di avere qualità e carattere da vendere. Proprio della classe 2005, infatti, è stato il muro che è valso il 15-25 con cui Albese ha chiuso il secondo set e si è portata sullo 0-2.

«Sono contenta di aver debuttato già alla prima di campionato, non me l’aspettavo – racconta –. Ero emozionata, c’era un clima nuovo per me, ma le mie compagne mi hanno sostenuta e, alla fine, sono riuscita anche a divertirmi. Aver contribuito, in piccola parte, alla vittoria con un muro vincente mi rende molto felice. Continuerò a dare il massimo per farmi trovare pronta nelle prossime partite».

Una grande soddisfazione per l’opposta, che sta proseguendo la propria crescita dopo l’ottima annata in B1. Il “battesimo” è poi arrivato anche per Mancastroppa, la cui carta d’identità recita 9 gennaio 2006, che invece ha preso il posto di Rebecca Rimoldi, palleggiatrice titolare, nel finale di terzo set.

Il prodotto del Vero Volley aveva già avuto l’occasione di esordire in A1 lo scorso 27 marzo, ma non ancora in A2, dove avrà, sicuramente, l’occasione di mettersi maggiormente in mostra molto presto.

Presto

«Non mi aspettavo di debuttare già alla prima, ma meglio così: via il dente, via il dolore – scherza –. Ero un po’ agitata, ma le compagne sono state brave a tranquillizzarmi e le ho viste tutte felici per me. Nelle prossime partite sarò senz’altro più tranquilla. Sono felice che il lavoro mi abbia portato a concretizzare il sogno di giocare la Serie A. Importante, poi, essere partite con una bella vittoria di squadra, che ci dà fiducia per i prossimi impegni».

All’appello, ora, manca solo l’esordio della sua coetanea Alice Viganò, comasca di Tavernerio. Ma c’è da credere che, viste le capacità e l’impegno con cui la schiacciatrice si allena, il momento di entrare in campo arriverà a breve.

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