Scatta il Brienza bis. «C’è anche Cantù tra le nove favorite»

Basket Vigilia dell’esordio in campionato a Orzinuovi e il tecnico della S. Bernardo fa le carte alle avversarie

Concorrenza alta, alte aspettative, una coesione di squadra che procede ma che ha ancora bisogno di tempo e partite. Comincerà da Orzinuovi il “Brienza-bis” sulla panchina di Cantù.

Per quella che sarà la quarta stagione consecutiva in serie A2. Con tutti gli interrogativi del caso, dopo tre fallimenti consecutivi, ma anche con una buona dose di speranza. E tante speranze ruotano intorno all’allenatore che, come tutti di questi tempi, chiede all’ambiente un po’ di pazienza.

«Qualità di roster e allenatori»

Snocciolando un paio di questioni che aveva a cuore: «Inizia una A2 che, a detta di tanti addetti ai lavori, sarà il campionato più competitivo degli ultimi quindici anni, per qualità dei roster e degli allenatori».

Il tecnico fornisce anche dei numeri: «Penso ci siano almeno nove squadre che possono lottare serenamente per i due posti che regalano la A e almeno altre tre che hanno grandi individualità. Su venti, dodici avranno tanto da dire. Noi? Chiaramente vogliamo inserirci tra le prime nove».

Che campionato si dovranno attendere i tifosi? «Sarà caratterizzato da tanti scontri diretti. Molte partite – prevede Brienza - potrebbero decidersi all’ultimo secondo, con risultati in bilico. Per questo dico che dobbiamo avere l’orizzonte temporale sulle trentotto giornate e sugli otto mesi di stagione: i passi falsi potenziali sono dietro l’angolo e, di conseguenza, pensare di essere quelli che devono sempre vincere o possano fare man bassa non può valere in un campionato così: un discorso del genere è pura utopia e se c’è qualcuno che lo pensa ha un problema».

La ricetta del tecnico è improntata sulla serenità, sull’andare oltre la sconfitta e la vittoria: «Ovviamente la cosa migliore sarebbe avere un rendimento più o meno costante nell’arco di questi otto mesi. Quindi non è il caso di fare voli pindarici se si vincono tre partite consecutive o pensare che sia finito il mondo in caso contrario. Sarà una stagione interminabile, io e la squadra ne siamo consapevoli e faremo di tutto per giocarci uno di quei due posti per la A».

Il campionato pone subito una sfida a dir poco curiosa, contro Orzinuovi, che sabato scorso ha battuto Cantù in Supercoppa: «Speriamo vada meglio stavolta… Entrambe avremo ancora sulla pelle le sensazioni della prima partita, positive e negative. Dovremo far bene le cose che abbiamo fatto bene sabato e stare più attenti ed efficaci e consistenti su quello che non è andato. Siamo ottimisti, pensiamo di aver capito dove abbiamo sbagliato sabato».

«Loro sono affiatati»

Il riferimento principale è alle 23 palle perse: «Statisticamente ha inciso tanto, in generale però dobbiamo essere più performanti in difesa. Inoltre, come temevo, si è visto che Orzinuovi ha un gruppo già affiatato e nella partita questo ha certamente inciso».

E il gruppo Cantù come cresce? Si sta già trovando l’amalgama? «Siamo a buon punto. Io sono estremamente soddisfatto del lavoro che stiamo facendo, è chiaro che siamo in un percorso. Dobbiamo crescere insieme, conoscerci e capire pregi e caratteristiche di tutti. E questo avviene indipendentemente dalla vittoria o dalla sconfitta».

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