(ANSA) - LONDRA, 30 GEN - Ricorso accolto, oggi, da parte di una corte di giustizia della Scozia, contro i progetti di sviluppo di nuovi giacimenti di petrolio e gas nel Mare del Nord messi a suo tempo in cantiere dal governo britannico. Il giudice Andrew Stewart, chiamato a pronunciarsi sulla questione, ha infatti riconosciuto le ragioni di due associazioni ambientaliste che si erano opposte denunciando i rischi d'inquinamento, oltre alle contraddizioni rispetto agli impegni internazionali assunti per il taglio degli idrocarburi e delle emissioni di CO2 di fronte ai timori legati ai cambiamenti climatici.
Il veto riguarda i giacimenti di Rosebank e Jackdaw, al largo delle coste scozzesi, nel nord del Regno Unito che fanno capo a Shell. Gli ecologisti hanno accolto il verdetto - che segue altre pronunce della giustizia britannica sfavorevoli ai piani di rilancio delle estrazioni di petrolio e gas, in particolare sottomarine - con accenti di esultanza, definendolo "storico".
I progetti in questione erano stati promossi dal precedente governo conservatore, in risposta alla crisi del settore energetica alimentata fra l'altro a livello globale dai contraccolpi e dalle sanzioni legate alla guerra fra Russia e Ucraina, nonché dalle conseguenze dell'escalation in Medio Oriente. E non sono stati rimessi in discussione dal nuovo governo laburista moderato di Keir Starmer, ,che tuttavia si è a suo tempo impegnato a non far appello in caso di accoglimento da parte della giustizia dei ricorsi di ambientalisti e comunità locali. (ANSA).
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