
(ANSA) - PALERMO, 14 APR - La diffusione delle tecnologie 4.0 tra le imprese del Mezzogiorno, con particolare attenzione a come sta evolvendo il processo di trasferimento tecnologico e con un focus ai temi della doppia transizione, digitale e green, grazie al ruolo chiave dei partner tecnologici nei processi di transizione, è stato il tema dell'incontro di oggi all'Università di Palermo organizzato da Bi-Rex e Intesa Sanpaolo.
L'indagine sui processi di innovazione condotta dal research department di Intesa Sanpaolo in collaborazione con Bi-rex ha coinvolto 264 imprese del Mezzogiorno. Più dell'80% delle aziende intervistate adotta tecnologie 4.0, con punte del 90% per le realtà più grandi e oltre l'85% tra chi è specializzato nell'elettronica, elettrotecnica e Ict. Anche tra le aziende più piccole si rileva un buon grado di diffusione del 4.0 con più di 3 imprese su 4 che dichiara infatti di adottare almeno una tecnologia. Tra queste spicca l'archiviazione, trasmissione e analisi dati (47%), il cloud computing (43%) e la robotica (39%). L'adozione di soluzioni più di frontiera come la realtà aumentata e digital twins è meno diffusa con percentuali inferiori al 3%.
"Intesa Sanpaolo supporta concretamente le pmi siciliane che decidono di intraprendere un percorso sostenibile ed è in prima linea per accelerarne i processi relativi alle transizioni digitale e green - dice Sebastiano Sartorio, direttore area imprese Sicilia di Intesa Sanpaolo - Il tessuto produttivo dell'Isola è caratterizzato dalla presenza di imprese molto dinamiche che rappresentano una componente essenziale delle filiere industriali del Mezzogiorno e dell'intero Paese".
I principali obiettivi raggiunti grazie al 4.0 sono molteplici, come evidenzia lo studio: monitoraggio e controllo dei processi (68%), l'automazione (64%) e la velocità di produzione indicata da più di un rispondente su due (54%) in una logica di ottimizzazione dell'intero processo produttivo. (ANSA).
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