La navetta Starliner stava per fallire l'attracco alla Iss

La navetta Starliner della Boeing ha rischiato di fallire l' attracco alla Stazione spaziale internazionale durante il volo di prova con equipaggio del giugno 2024: lo rivela l'astronauta Butch Wilmore della Nasa, intervistato pochi giorni dopo il rientro a Terra dal sito Ars Technica.

La missione era cominciata con un lancio perfetto e performance della navetta che superavano le migliori aspettative dei due astronauti a bordo, Butch Wilmore e Sunita Williams . La prima notte in volo è stata un po' fredda , con una temperatura a bordo di circa dieci gradi : i due membri dell'equipaggio, privi di indumenti più pesanti e di sacchi a pelo (lasciati a terra per fare spazio ad attrezzature da portare sulla Iss), hanno provato a scaldarsi indossando stivali e tute spaziali . Il secondo giorno era prevista la fase più critica, quella dell'aggancio alla Iss. Durante l'avvicinamento, racconta Wilmore, si sono guastati due dei 28 propulsori per il controllo dell'assetto .

A circa 260 metri dalla Iss , l'astronauta ha preso il controllo manuale della navetta, ma ha subito avvertito la minore manovrabilità . Si è poi verificata la perdita di un terzo e un quarto propulsore e la Starliner ha perso la capacità di muoversi in avanti .

Secondo le regole di volo, la manovra di attracco avrebbe dovuto essere abortita , ma in quelle condizioni è sembrato più pericoloso tentare il ritorno verso la Terra . La situazione è stata risolta grazie a un reset eseguito da remoto dal centro di controllo missione, che ha permesso di riavviare due dei quattro propulsori guasti . Prima che il veicolo fosse completamente recuperato , ha cessato di funzionare anche un quinto propulsore .

Dopo il riavvio , Starliner è tornata in modalità automatica ed è riuscita a eseguire l'attracco, con grande sollievo dei due astronauti. "Quando siamo entrati nella Stazione spaziale, ho fatto una piccola danza della felicità", ricorda Wilmore.
Nelle prime ore dopo l'aggancio, mentre Nasa e Boeing esprimevano ancora fiducia nella possibilità di riportare i due astronauti sulla Terra con Starliner, Wilmore era già di tutt'altro avviso. "Ero molto scettico , proprio per quello che avevamo vissuto", ammette. "Semplicemente non pensavo che ce l'avremmo fatta".

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