Stop alle ricerche tese a sviluppare i batteri specchio , organismi sintetici costituiti da molecole speculari rispetto a quelle esistenti in natura : lo chiedono 38 scienziati di fama internazionale, tra cui due Nobel e il pioniere della vita sintetica Craig Venter .
Nell'appello pubblicato sulla rivista Science, supportato da un rapporto di 300 pagine , si osserva che simili microrganismi non sono ancora realtà, ma in futuro potrebbero rappresentare una minaccia per globale per esseri umani e ambiente perché la loro struttura molecolare a specchio potrebbe non essere riconosciuta dalle difese immunitarie di umani e animali.
Tra i firmatari dell'appello ci sono anche ricercatori che hanno lavorato per anni allo sviluppo dei batteri specchio : l'obiettivo era infatti quello di usarli come bio-fabbriche per produrre su larga scala farmaci innovativi che, in virtù della loro struttura molecolare speculare, non vengono eliminati velocemente dall'organismo e dunque possono avere un' azione più efficace contro le malattie croniche .
Ora, però, emergono dubbi in merito alla sicurezza di simili microrganismi sintetici, perché se sfuggissero di mano potrebbero interagire con il resto del mondo in modi imprevedibili e incerti . Le difese immunitarie di esseri umani, animali e piante si basano infatti sul riconoscimento di specifiche forme molecolari presenti nei batteri invasori. Se queste forme fossero speculari , come nei batteri specchio, il riconoscimento sarebbe compromesso e molte difese potrebbero venir meno, lasciando potenzialmente gli organismi vulnerabili alle infezioni .
Inoltre i batteri specchio potrebbero eludere anche i loro predatori naturali , come fagi e protisti: la loro moltiplicazione e diffusione negli ecosistemi finirebbe quindi per esporre esseri umani, animali e piante a un rischio continuo di infezione .
Per prevenire questa minaccia per la salute globale, gli scienziati chiedono di fermare le ricerche sui batteri specchio e di avviare un dibattito pubblico che coinvolga la comunità scientifica globale , i finanziatori delle ricerche e i decisori politici .
© RIPRODUZIONE RISERVATA