(ANSA) - TRIESTE, 10 MAR - Per garantire una crescita sostenibile delle tecnologie dell'idrogeno è cruciale sviluppare nuova ricerca su materiali alternativi e strategie e filiere di riciclo efficaci. E' la conclusione a cui giunge, come riporta una nota, uno studio condotto da Area Science Park e Università Milano-Bicocca nell'ambito del progetto North Adriatic Hydrogen Valley e presentato a Lubiana alla conferenza "Irtc25: From Raw Material Policies to Practice".
Per identificare le tendenze globali nell'innovazione dell'idrogeno verde, sono stati analizzati i brevetti relativi a tecnologie come le celle a combustibile e gli elettrolizzatori.
Inoltre, è stata valutata la criticità delle materie prime necessarie per queste tecnologie, basandosi sulla lista delle materie prime critiche dell'Ue. Tramite il Centro PatLib di Area, lo studio ha utilizzato un database di brevetti (Patstat) nell'arco temporale dal 2000 al 2023. E' emerso che le domande di brevetto per le tecnologie dell'idrogeno sono aumentate notevolmente, raggiungendo quota 5.380 nel 2022, per un totale di oltre 45.600 domande di brevetto dal 2000 al 2023. Cina, Giappone e Usa sono i territori maggiormente interessati alla tutela legale (tramite brevetto) della produzione o della commercializzazione di tecnologie chiave dell'idrogeno verde.
Inoltre il 13% dei brevetti menziona almeno una materia prima critica, con nickel, platino e litio come le più importanti per entrambe le tecnologie.
Secondo i ricercatori dunque - conclude la nota - l'aumento dei brevetti evidenzia una spinta globale verso soluzioni basate sull'idrogeno verde, ma la dipendenza da materie prime critiche come nickel, platino e litio solleva preoccupazioni legate ai rischi di approvvigionamento, alla volatilità dei prezzi e alle dipendenze geopolitiche. (ANSA).
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