A Cantù un abitante su 4 è over 65: il boom degli anziani e della denatalità

I numeri Negli ultimi vent’anni la popolazione anziana è cresciuta dal 48%, mentre bambini e ragazzi continuano a calare

Un boom della popolazione cosiddetta anziana che, numeri alla mano, può impressionare: a Cantù, gli over 65, in una ventina d’anni, sono passati da seimila e 251 residenti nel 2002 a ben novemila e 281 di fine 2023, pochi mesi fa: qualcosa come oltre tremila anziani in più, pari a un incremento del +48,47%. In una città che sfiora i 40mila abitanti, quasi un cittadino su quattro rientra in questa categoria statistica di popolazione presa in considerazione dai dati Istat. Non solo. Negli ultimi dieci anni, inoltre, in città si assiste a un calo costante in numero di bambini e ragazzi: i minorenni tra gli zero e i 14 anni d’età erano quasi 5mila e 692 nel 2014, oggi sono circa cinquecento in meno, 5mila 177, in una decina d’anni -9,04%.

Se non è ancora “un paese per vecchi”, a parafrasare il celebre titolo di un film dei fratelli Coen - e beninteso che oggi, grazie al miglioramento delle condizioni di vita, i 65enni sono sempre più spesso parecchio in forma - Cantù certamente, in vent’anni, si è ritrovata più anziana. Di quanto, esattamente, lo dice ancora l’Istat. I numeri sono di nuovo impietosi: l’età media, infatti, nel 2002 era stata fissata a 41,8, oggi, a distanza di due decenni, è già salita a 46 anni: un bel balzo di oltre quattro anni in più.

Trend verso quota diecimila

Del resto, lo si capisce nel vedere i dati relativi alla popolazione over 65. Nel 2002 erano poco più di 6mila, da allora, nel tempo, è avvenuta una crescita costante, con l’unica eccezione tra il 2020 e il 2021, quando si è assistito a un calo, negli anni in cui non sono mancati decessi legati alla pandemia Covid-19.

Nel 2006, il balzo sopra i 7mila, più esattamente a 7.146. Quindi, nel 2014, 8mila e 204. Il muro dei 9mila si è superato nel 2020 e oggi, il dato, continua a crescere. Facile scommettere che in futuro, più che scendere, visto il trend si salirà un po’ alla volta verso i 10mila.

Se non altro, ci sono i più piccoli ad abbassare la media statistica. Almeno, quelli che ci sono: in realtà, bambini e ragazzi tra zero e 14 anni, infatti, sono sempre meno. Si tratta di una fascia d’età, seppur in crescita tra il 2002 e il 2014, che a Cantù ha intrapreso nell’ultimo decennio una parabola discendente. Tant’è che la tendenza è di calare a 5mila. E nei prossimi anni, di questo passo, si potrebbe anche scendere.

Il caso delle scuole elementari di Mirabello

Le famiglie di Mirabello hanno visto salvare la prima elementare solo grazie a una deroga del provveditore, visto che gli iscritti erano soltanto nove. A Cantù, come nel resto del Paese, la denatalità rappresenta un problema. Nel 2008, i bambini venuti al mondo a Cantù erano stati 415. Nel 2020: 270, con un calo di 145, il 35% in meno. Nel 2022 erano stati 285 i piccoli bimbi nati - in ospedale: fuori Cantù - e residenti in città. Nel 2023, la frenata: 259, di cui 114 maschi e 145 femmine. Vale a dire: 26 in meno.

Doppio lavoro per il Comune

Tutto questo significa un doppio lavoro per il Comune di Cantù. Con i servizi sociali che hanno e avranno un maggior peso sulle proprie spalle nel farsi carico della popolazione anziana sempre più crescente in rapporto alla popolazione. Nello stesso tempo: la necessità di sostenere le famiglie.

«Sicuramente è un tema all’attenzione dei nostri uffici - afferma l’assessore ai servizi sociali Isabella Girgi - Il municipio in questo deve continuare a essere un punto di riferimento. E certamente anche nei prossimi anni, chi dovrà amministrare la città, dovrà avere una continua attenzione. Vero che la popolazione invecchia, ma è anche vero che la vita oggi è complessivamente più sana che in passato. Detto questo, è evidente che siamo di fronte a un fenomeno che non si può sottovalutare. E che ulteriore attenzione dovrà essere data alle famiglie». In una Cantù che, come ovunque, è meglio immaginarsela per tutte le età.

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