Cronaca / Cantù - Mariano
Domenica 29 Dicembre 2024
Accoltella l’anziana moglie malata: «Me lo hanno detto le voci»
Mariano Il marito, che ha 85 anni, agli arresti domiciliari con l’accusa di tentato omicidio. La donna colpita al collo e alla testa, è fuori pericolo
Un dramma, da qualunque parti si osservi quanto avvenuto. Un dramma per la vittima, un’anziana donna malata, che ora si ritrova ricoverata in ospedale (fortunatamente non in pericolo di vita) per le coltellate ricevute dal marito. Ma un dramma anche per lui, il marito di 85 anni. Che ai carabinieri di Lurago d’Erba e della tenenza di Mariano Comense ha confidato in lacrime: «Me lo hanno detto le voci di farlo».
Le undici del mattino sono passate da poco. In un appartamento di una palazzina di tre piani, non lontana dall’istituto Jean Monnet di Mariano Comense, due coniugi sono in casa come tutti i giorni. Ma, all’improvviso, la routine quotidiana si fa violenza, imprevista e imprevedibile. Che arriva a sfiorare la tragedia.
L’allarme
Il signor Francesco, classe 1939, afferra un coltello da cucina. Avvicina la moglie, una donna malata e sofferente, e comincia a colpirla. Al collo. Quindi alla testa. Per fortuna i suoi non sono colpi violenti. Non affonderà mai veramente la lama, in quegli istanti forse dettati da un black out della mente. E però le ferite ci sono e il sangue pure e le urla disperate della donna, terrorizzata, anche. E sono proprio quelle urla a far scattare i soccorsi.
I vicini di casa, tra le 11 e le 11.30, secondo le invocazioni di aiuto. Le grida. Rumori mai uditi prima, provenire da quella casa. E si spaventano. Così intervengono per capire cosa succede nell’appartamento dei due pensionati, sempre gentili, sempre affabili. Entrano e trovano lui con il coltello in mano. Lei sanguinante. Chiamano immediatamente i soccorsi.
In pochi istanti all’esterno della palazzina arrivano l’automedica, un’ambulanza della Croce Bianca e poi, ovviamente, i carabinieri che intervengono in forze, com’è prassi quando qualcuno chiama dicendo che è in corso un’aggressione all’arma bianca. Ma non c’è bisogno di immobilizzare nessuno.
La scena davanti alla quale si trovano, infatti, stringe i cuori più che far impressione agli occhi: l’uomo con lo sguardo assente, come a chiedersi cosa avesse combinato. E perché. La moglie più spaventata che dolorante. I sanitari la medicano, le tamponano le ferite, verificano immediatamente che i tagli fortunatamente sono tutti quanti molto superficiali. Quindi la caricano in ambulanza e la portano in ospedale, dove i medici la dichiareranno fuori pericolo.
L’indagine
Il marito, ai carabinieri, prova a fornire una spiegazione all’inspiegabile: «Ho sentito delle voci... mi hanno detto loro di farlo». Sentito il pubblico ministero di turno in Procura, la dottoressa Giulia Ometto, anche a fronte dell’età avanzata dell’uomo (e in attesa di comprendere il suo stato psichiatrico al momento dell’aggressione), l’uomo viene messo agli arresti domiciliari presso la casa della figlia. L’accusa ipotizzata a suo carico, al momento, è quella di tentato omicidio. Ma, come detto, il compito degli investigatori è indagare ora le condizioni psichiche dell’uomo per capire se e in che misura può essere imputabile per ciò che ha fatto.
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