Andrea, alpinista esperto e appassionato di corsa in montagna

Cabiate L’amore per le vette e le scalate lo ha ereditato dal padre, con il quale lavorava in una bottega artigiana

La passione per la montagna, Andrea Galimberti l’ha ereditata dal padre Enrico, 81 anni che, “nonostante” l’età, «fa ancora escursionismo e i suoi 1.000 metri di dislivello tutte le domeniche non se li fa mai mancare», come ha scritto alcune settimane fa il cabiatese su un post di Facebook, accanto a “vecchie” foto.

Con il padre, Andrea lavorava nell’azienda artigiana di tappezzeria, alla quale si è dedicato dopo gli studi in ingegneria al Politecnico di Milano. L’esperienza in montagna non gli mancava. Oltre alla passione per l’alta quota, aveva anche quella della corsa a piedi. Non una normale corsa di qualche chilometro, ma delle ultra maratone. Basta un dato per inquadrare la preparazione e la passione di Andrea per lo sport: ha portato a termine per ventisei volte la “mitica” Cento chilometri del Passatore. Le ultime due edizioni con una particolarità, tutt’altro che di poco conto: dopo essere stato sottoposto nel 2014 ad un’operazione a cuore aperto.

Incredibile è anche il conteggio delle gare di lunga durata che ha concluso: ben 475. Tutto è iniziato nel 1989 con - anche qui non una partecipazione banale - la maratona di New York. Nella passione per la corsa ha coinvolto anche la sorella Barbara: i due hanno partecipato a delle gare in coppia. Il 6 agosto scorso Galimberti ha scritto sulla pagina di Facebook, un pensiero che, alla luce della situazione, diventa drammatico: «Io nella vita mi accontenterei che il meteo non “rompa” quando devo fare una salita top d’alta quota».Sabato, purtroppo, la sua speranza si è infranta contro un muro di nebbia impenetrabile. Che lo ha intrappolato sulla vetta del Bianco con l’amica Sara Stefanelli.

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