
Cronaca / Cantù - Mariano
Martedì 25 Febbraio 2025
Andrea, le cornee il suo ultimo dono. La nonna: «Un bravissimo ragazzo»
Cermenate La disperazione dei familiari di Longoni, morto a 24 anni nell’incidente in moto. Il ricordo: «Faceva l’operaio e stava arredando casa per andare a convivere con la ragazza»
Cermenate
Andrea Longoni aveva tutta la vita davanti, e tra poco avrebbe cominciato a scriverne una pagina nuova di zecca, andando a vivere con la compagna. Il destino gliel’ha negato, il suo cuore si è fermato domenica pomeriggio, quando, a bordo della sua motocicletta, è rimasto coinvolto in un terribile incidente stradale sulla statale dei Giovi. Destino cattivo e senza misericordia.
Ma non lo era Andrea, che invece aveva deciso, generosamente, di donare gli organi, per questo le sue cornee regaleranno un’altra preziosa possibilità a qualcuno. «Era un’anima candida – lo ricordano i familiari straziati dal dolore – un ragazzo buono».
Sembra impossibile riuscire a immaginare che solo un mese fa era sorridente e felice, circondato dalle persone che amava mentre festeggiava il suo compleanno, 24 anni. Il 23 gennaio è stato un giorno di gioia grande; il 23 febbraio, un mese esatto dopo, è stato il giorno in cui è calato il buio.
In sella alla sua Kawasaki
Stando alle prime ricostruzioni sembra che Andrea Longoni stesse percorrendo la provinciale in direzione di Como in sella alla sua Kawasaki.
Mentre era impegnato in un sorpasso l’auto che lo precedeva, una Nissan Micra condotta da un uomo di 54 anni, ha svoltato a sinistra. Inevitabile e molto violento l’impatto con la portiera della vettura, il giovane è stato sbalzato per diversi metri. Da subito le sue condizioni sono apparse critiche e, nonostante il trasporto al Sant’Anna di San Fermo con l’elisoccorso, poco dopo il suo arrivo in ospedale i medici hanno dovuto dichiarare il decesso del ragazzo.
Amici e parenti, ieri, si sono stretti attorno alla nonna Caterina, alla madre Virginia, inconsolabili. Per Andrea Longoni, questo, era un periodo felice, la vigilia di un nuovo inizio. Tra poco avrebbe cominciato la convivenza con la fidanzata, pur restando a vivere a Cermenate.
Invece, oggi, c’è un’altra donna della sua vita, giovane come lui, che affronta un dolore indicibile. «Mio nipote era un ragazzo bravissimo – ricorda la nonna – lavorava e aveva la passione grande per i motori, per le motociclette e le auto. Aveva imparato tutto da solo».
A 18 anni, confermano i familiari commossi, per un compleanno così importante, aveva chiesto una sola cosa, una tuta da motociclista. Nella vita lavorava come operaio in un’azienda del territorio. Ma il tempo libero lo dedicata ai motori. E se l’auto di qualcuno dei suoi cari aveva un problema, era subito pronto a risolverlo.
Il sogno per il futuro
Il progetto al quale stava lavorando ora era un passo importante, un passo da adulto, andare a convivere: «Aveva trovato un appartamento qui in paese – conferma – e lo stavano sistemando per entrarci. Aveva ordinato i mobili, il divano, la cucina. Era felice». Un ragazzo con la testa sulle spalle, lo tratteggia con emozione, «molto responsabile, maturo. Ma anche un’anima candida, con un carattere d’oro».
In un momento tanto tragico, a regalare un po’ di speranza è Andrea stesso. Al rinnovo dei documenti il giovane aveva espresso la volontà di donare gli organi. Una volontà che la famiglia rispetta, un segno tangibile del suo carattere generoso e aperto al prossimo. Le sue cornee potranno regalare nuova speranza a qualcuno che oggi non vede.
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