Arrestato il ladro seriale in monopattino: incastrato dal sistema di lettura dei volti

Cantù In cella un uomo di 47 anni originario di Desio, che vive a Limbiate. Colpi in case e negozi. Ora è chiamato a rispondere di sei furti riusciti (e altri due tentati) tra città, Carimate e Cucciago

Il modo di agire era sempre lo stesso. Arrivava sui luoghi dei colpi e si allontanava da essi sempre con un monopattino elettrico e vestito con abiti molto riconoscibili, di marche conosciute e con grandi scritte individuabili dalle telecamere di sorveglianza.

E proprio grazie all’ottima definizione di uno di questi occhi elettronici, quello della “Farmacia Fusi” di Cantù dove era andato in scena uno dei furti, i carabinieri erano riusciti ad estrapolare un fotogramma del ladro seriale, inserito poi nel sistema “Sari” di lettura dei volti che ha permesso di indirizzare le verifiche su un sospettato ben preciso.

Il resto dell’attività investigativa, compiuto dai carabinieri del Nucleo operativo di Cantù, ha permesso di raccogliere elementi che nelle scorse ore hanno portato all’arresto del ladro compito da una misura di custodia cautelare in carcere.

Colpiva sempre in pausa pranzo

Nei guai, chiamato a rispondere di sei furti andati a segno più altri due tentati per un totale di otto capi di imputazione, è finito Alessandro Carbone, 47 anni originario di Desio e domiciliato a Limbiate. Assalti che avevano tutti una stessa caratteristica, quelli di essere avvenuti nell’orario di chiusura dei negozi per la pausa pranzo, dalle 13 alle 15, e spesso in zone molto vicine l’una all’altra raggiungibili facilmente con il monopattino. Bottini che sono stati di importi molto diversi l’uno dagli altri, andando da appena 20 euro (alla “Merceria Galli” di Cantù, in via Ariberto) fino ai 2 mila euro della “Casa del Fiore” di Cantù o ai 3.300 euro della “Farmacia Villa” di Carimate.

Gli altri derubati

I primi quattro colpi contestati al ladro seriale (due tentati e due riusciti) avvennero tutti il 29 gennaio in una casa privata di via Tonale a Cantù (solo tentato), alla già citata “Casa del Fiore” (dove furono rubati contanti ma anche altri prodotti), al “Non solo frutta” (tentato) e alla “Merceria Galli”, tutti nella “Città del Mobile”.

Il quinto furto avvenne il 5 febbraio all’Eni di via Vergani sempre a Cantù (700 euro il bottino, banconote contenute trovate in un ufficio), il sesto assalto il 15 febbraio alla “Farmacia Villa”, il settimo da 300 euro (più una decina di cappellini) al negozio di Cucciago “Black Courth” e l’ultimo, il 21 marzo, alla già citata “Farmacia Fusi” di Cantù le cui immagini di videosorveglianza permisero agli inquirenti di ottenere il volto del ladro in fuga con il monopattino.

Un fotogramma prezioso che ha permesso di individuare un sospettato, già noto alle banche dati delle forze di polizia, la cui presenza è stata poi riscontrata su tutti gli altri furti che erano stati commessi con identiche modalità nelle settimane precedenti, sempre nelle ore della paura pranzo dei negozi.

Colpi in cui il ladro si apriva la via utilizzando un cacciavite con cui forzava le porte o le finestre, e da cui scappava con quel monopattino elettrico finito anch’esso nelle carte dell’indagine.

Elementi che hanno permesso al pubblico ministero Simona De Salvo, che ha gestito il fascicolo, di chiedere al giudice delle indagini preliminari Massimo Mercaldo la misura cautelare che è stata eseguita nelle scorse ore.

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