Bando commercio: gli aiuti ai negozi di Cantù che vogliono investire

I numeri In città erogati 172mila euro a 19 imprese. A fronte di una spesa c’è l’integrazione di fondi pubblici. L’assessore Molteni: «Hanno occupato spazi sfitti»

L’entità del contributo varia a seconda dell’investimento del singolo commerciante. E viene integrato dai fondi di Comune e Regione. Si passa così dai 1.300 euro per la boutique in via Dante, in quella Pianella dove negli anni hanno chiuso diversi negozi, ai 26mila euro per la trattoria tra Fecchio e Alzate.

Sono i rimborsi che arrivano ai commercianti canturini attraverso il bando Duc (Distretto unico del commercio). A copertura dei costi di investimento, per migliorare le attività in un momento non semplice nemmeno per i commercianti.

Beneficiari

A dividersi i 100mila euro del Comune e i 72mila della Regione, per un totale appunto di 172mila euro, sono 19 imprese commerciali. Per l’esattezza, sei di queste sono pubblici esercizi, dal ristorante al bar, alle gelaterie. Altre due sono di vicinato alimentare. E altre quattro, invece, fanno parte dei negozi di vicinato non alimentari. I fondi verranno erogati anche a cinque tra parrucchieri e estetisti: settore bellezza, che negli anni è in crescita ovunque, anche a Cantù.

Particolarità

«I fondi sono andati anche in aiuto di imprese che hanno iniziato l’attività in spazi che erano vuoti - spiega il vicesindaco e assessore al commercio Giuseppe Molteni - in via Volta, ad esempio, di collegamento fra Pianella e piazza Garibaldi, ne hanno usufruito due attività. Si tratta di lavori effettuati da commercianti e non solo che hanno impatto sul lato estetico della nostra città. Il nostro obiettivo era aiutare le aziende e, ancora di più, occupare locali che sarebbero stati altrimenti sfitti».

Detto questo, mentre sostanzialmente in questi anni i negozi cercano di tenere duro - le chiusure dei piccoli sono in parte compensate dalle nuove aperture nella grande distribuzione - a Cantù, e non solo, il momento per il commercio è complicato.

«C’è anche sicuramente il mancato ricambio generazionale nelle gestioni che non aiuta - aggiunge Molteni - Il bando è sicuramente un aiuto per rendere ancora più attrattiva la propria attività».

C’è chi li ha utilizzati, ad esempio, per comprare nuovi arredi da esterno. O per tinteggiare la facciata.

Benvenuti

Alessandro Bolla, referente cittadino di Confcommercio Como e commerciante lui stesso di Zanfrini Calzature, ha partecipato al bando: «Ben vengano questi fondi - dice - Bene se in futuro saremo anche di più a chiedere questi contributi. La stagione non è semplice, in più il tempo nel mese di maggio non ci sta certo dando una mano».

Claudio Casartelli, presidente Confesercenti Como, lancia una proposta: «Sarebbe interessate permettere un finanziamento per la parte di investimento che non viene coperta dal bando - dice - Sicuramente bandi come questi che sostengono una riqualificazione estetica vanno nella direzione giusta. Il bello attira clienti. E quindi l’abbellimento complessivo aiuta». Pur tra le difficoltà.

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