Cane avvelenato a Cantù
«Tentativo di furto
oppure un pazzo sadico»

Giallo in via Scarlatti, tra Vighizzolo e Mirabello. La vittima è Dea, corso femmina di due anni. Forse ha ingerito un boccone avvelenato con topicida

Un altro cane ucciso: un fenomeno che, purtroppo, nel Canturino, in questi anni, sembra ripetersi. La causa, sembrerebbe: di nuovo un topicida, probabilmente ingerito con un boccone avvelenato. A morire, non senza agonia, Dea, un cane corso femmina di due anni. Il proprietario l’ha trovata stesa nel giardino di casa.

In clinica veterinaria, hanno provato a salvarla. Niente da fare: la situazione era già compromessa. Due le ipotesi. La prima: un sadico o una persona malata di mente che uccide i cani. La seconda: ladri che non esitano a togliere di mezzo, in questo caso, una cagnolona, per entrare poi in azione e compiere furti.

La corsa dal veterinario

Il pericolo che ci possa essere, comunque, un killer di animali, è un rischio per tutti i proprietari di cani. E non solo nella zona di via Scarlatti, traversa di via Baracca, tra le frazioni di Vighizzolo e Mirabello. La proprietaria di Dea, ieri mattina aveva programmato di passare entro sera in clinica, per raccogliere i documenti necessari a presentare denuncia ai Carabinieri di Cantù, già informati. Il pericolo impone di rendere pubblica la vicenda per evitare che altri cani facciano la stessa fine.

«Mio marito, rientrato a casa dal lavoro, inizialmente non ha trovato Dea - racconta sconvolta - l’ha vista poco dopo tramortita, sotto il lauro. Ha cercato di muoverla, ma era rigida. Respirava. L’ha caricata in macchina e l’ha portata in una clinica veterinaria. È stata sottoposta a flebo e dialisi: sospetto avvelenamento. I veterinari, in base a una foto che abbiamo fornito, pensano che sia stato usato un topicida».

«Era un amore di cane, mi chiedo come sia possibile una cosa del genere. Ha avuto dolori e febbre a 45 gradi, poi è entrata in coma. È morta probabilmente senza esserne consapevole, ma prima ha sofferto molto. Mi chiedo come si possa compiere un gesto talmente vile. Era un cane di appena due anni», aggiunge.

Strada già nel mirino dei ladri

In questi anni, altri cani sono stati uccisi in giardino o in cortile. A Cantù e nei paesi limitrofi. Talvolta, nei giardini pubblici, vengono trovati bocconi avvelenati. La sensazione, a mettere insieme i vari pezzi di cronaca usciti negli anni, è che sia un sadico o un pazzo che colpisce a casaccio, in punti diversi del territorio. Ma non bisogna nemmeno dimenticare che in via Scarlatti i ladri erano già passati un paio di volte: l’ultima, soltanto a febbraio. E chissà se qualcuno ha voluto mettere a tacere con il veleno l’abbaiare di un animale. Che, in una strada residenziale, può essere determinante per vanificare i furti nelle abitazioni.

Christian Galimberti

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