Cantù, anteprima sull’interno del Parini: «I lavori strutturali sono ultimati»

Cantù Ecco le immagini dall’ultimo sopralluogo nel palazzetto. Adesso si lavora sugli impianti. L’assessore Cattaneo resta cauto. Ma l’ipotesi di finire il cantiere a giugno ora appare verosimile

È l’interno del palazzetto Parini, inaccessibile allo sguardo di chiunque causa cantiere, per come si presenta ad oggi, fine aprile. Come riferisce l’assessore ai lavori pubblici Maurizio Cattaneo, presente all’ultimo sopralluogo: i lavori più importanti, quelli strutturali, risultano completati.

Si va avanti con impianti e altro. L’ipotesi di terminare i lavori in estate, a giugno, è fondamentalmente verosimile, secondo l’Amministrazione uscente di centrodestra. Da qui in poi, promette il Comune, non mancheranno sopralluoghi in particolar modo da parte dei tecnici. Per far sentire il fiato sul collo su lavori che sono in ritardo di un paio d’anni. La consegna del cantiere ultimato, ad ogni modo, come già era stato previsto nelle scorse settimane, non avverrà prima del voto dell’8 e 9 giugno. Secondo quanto afferma Cattaneo, gli operai dell’associazione temporanea d’impresa formata da Athanor Consorzio Stabile e Didaco sono tutto sommato a buon punto.

«Operai al lavoro»

«Ero presente anch’io al sopralluogo - dice - gli operai stanno procedendo e concludendo l’impiantistica, abbiamo un paio di immagini che testimoniano quanto si sta facendo sui cavidotti, sia elettrici che termici, e idraulici. La parte della copertura e della perlinatura interna è conclusa. Si sta proseguendo con la parte di “cappotto” esterno». Il Comune, peraltro, è il vicino di casa del palazzetto Parini: il municipio si trova a fianco. Si sono avute così testimonianze uditive degli operai all’opera.

«Nelle ultime settimane gli operai ci sono sempre stati, si potevano sentire lavorare», dice Cattaneo. Sono stati visti dai passanti sui ponteggi esterni. Insomma: quel che dovrebbe essere, del resto, la normalità. Se si dimentica però che per lunghi mesi si è avuta la sensazione - anche qualcosa di più - che il cantiere fosse pressoché impresidiato.

«Per quanto riguarda le opere complementari, si stanno aspettando i serramenti, ordinati, e le parti relative alle piastrelle - aggiunge l’assessore - Siamo cauti, ma sempre fermi sulla nostra linea, da cui non si torna indietro: non dovesse funzionare qualcosa, siamo pronti alla rescissione del contratto e alla messa in mora dell’associazione temporanea di imprese».

Botta e risposta con la civica

I restanti lavori, ad oggi, a differenza dell’estate scorsa - nell’eventualità di un improvviso e inspiegabile stop - sarebbero anche facilmente appaltabili, dato che si tratta di sostanziale lavoro di manodopera che non presenterebbe particolari difficoltà. Si spera ad ogni modo di non dover arrivare a tanto. Il Comune, dice Cattaneo, sarà ben presente.

«Ci sono dei sopralluoghi e continueranno ad esserci sia in particolar modo con la direzione dei lavori che con il responsabile unico del procedimento: anche se la parte più preoccupante, quella strutturale, è stata completata, staremo comunque con il fiato sul collo. Spiace che abbiamo ereditato questi lavori pubblici, partiti quando non c’era il centrodestra ma la civica Lavori in Corso». Che già si era difesa - con il consigliere Roberta Molteni - ricordando l’importanza di aver portato a casa i fondi per riqualificare il Parini: la sfera di cristallo per quel che sarebbe poi successo con le aziende non l’aveva nessuno.

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