Cantù, doppia rapina armato di coltello. Ma la seconda gli va male: finisce in cella

Criminalità Il primo colpo (500 euro) al negozio per animali “L’isola dei tesori” di via Daverio. Arresto in flagranza dei carabinieiri vicino all’edicola di via Mazzini: bottino di appena 25 euro

Due colpi nel giro di poche ore uno dall’altro, entrambi compiuti armato di coltello ed entrambi con una felpa molto particolare, soprattutto per i colori, che le vittime dei due assalti avevano ben descritto ai carabinieri della compagnia di Cantù. E’ stato grazie a questi elementi e alla collaborazione preziosa di chi aveva subito la rapina, che nel pomeriggio di mercoledì i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno arrestato Franco Nonnato, 43 anni, residente a Cantù, a cui vengono contestati il colpo all’edicola di via Mazzini sempre della giornata di mercoledì (per cui è stato fatto l’arresto in flagranza, con un bottino di appena 25 euro) e quello di lunedì 24 aprile al negozio per animali “L’isola del Tesori” di via Daverio. In quest’ultimo il malvivente sarebbe scappato con 500 euro.

Descrizioni coincidenti

Due rapine in cui, come detto, le descrizioni somatiche dell’uomo combaciavano come pure quella felpa indossata e molto riconoscibile. Motivo per cui, una volta identificato e arrestato per il colpo all’edicola, i militari dell’Arma sono riusciti a contestare (anche se a piede libero) pure il colpo che era stato realizzato due giorni prima. Il quarantatreenne è stato portato nel carcere del Bassone e nelle prossime ore verrà sentito dal giudice delle indagini preliminari di Como, Walter Lietti. La segnalazione dell’accaduto è stata girata alla procura lariana ed è finita sul tavolo del pm Simone Pizzotti.

L’epilogo di questa storia si è avuto mercoledì, quando un uomo ha fatto irruzione, armato di coltello, nell’edicola di via Mazzini (che tra l’altro si trova di fronte al negozio di animali colpito due giorni prima) minacciando il titolare e facendosi consegnare l’incasso che in quelle ore di primo pomeriggio era di 25 euro.

Il rapinatore, intascato lo scarno bottino, si è poi allontanato a piedi. I carabinieri, dopo aver ricevuto la descrizione del sospettato, si sono messi sulle sue tracce seguendo la direzione indicata dai testimoni per la fuga. Ed è stato in quel momento che in via Achille Grandi i militari dell’Arma hanno intercettato un soggetto che era in tutto e per tutto simile a quello che era stato descritto. Non solo, ma la conferma è arrivata direttamente dal sospettato che alla vista dell’arrivo della “gazzella” ha cercato di nascondersi – senza successo – dietro ad una siepe.

Recuperata anche l’arma

Insomma, in poco tempo non solo i carabinieri gli erano addosso, ma hanno anche potuto recuperare l’arma usata per compiere la rapina di pochi attimi prima. Ma è stato a questo punto che i carabinieri hanno pensato di collegare il fatto appena avvenuto con quello che era stato verbalizzato solo due giorni prima: una rapina in tutto e per tutto simile nelle modalità, con una descrizione dell’autore corrispondente e pure con quella felpa particolare ad unire i due eventi.

Insomma, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile sono arrivati a contestare al quarantatreenne non solo l’assalto all’edicola, ma anche quello al negozio “L’Isola dei tesori” che aveva fruttato circa 500 euro in contante che non sono però stati recuperati. Ora, nelle prossime ore, il sospettato potrà fornire al giudice la propria versione in merito a quello che gli viene contestato.

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