Cantù, volano i contagi e anche i vaccini
In una settimana altre 4.500 dosi

Una fetta di panettone e poi via, a vaccinarsi. Le feste natalizie, nell’ultima settimana, quella che comprende anche il 25 dicembre, nel Canturino sono state all’insegna del vaccino. Canditi, e poi quel che basta di Moderna o Pfizer: sono ben 4mila e 516 le persone, residenti a Cantù e dintorni, che, nonostante il periodo, anche denso di impegni, si sono presentate negli hub per ricevere la prima, la seconda o la terza dose.

Nel periodo preso in considerazione, tra il 21 e il 29 dicembre, le prime dosi sono state 509: in gran parte, vien da pensare, bambini e ragazzi under 12, dato che la campagna vaccinale è iniziata, da poco, proprio per loro. Le seconde dosi, 132: il valore più basso. Che sembra voler dire: ormai sono rimasti in pochi, a dover completare il ciclo con due dosi. Infatti, il valore più importante è tutto proiettato nella terza dose: 3mila e 875 in otto giorni. Con Cantù, la città più popolosa del territorio, che da sola vale la metà dei “booster” o dose addizionali che dir si voglia: 1.791. Molto alto, in proporzione, il numero di prime dosi: 330.

L’adesione alla terza dose è a macchia di leopardo, con differenze anche di rilievo. Basta guardare gli estremi: Alzate, con la dose addizionale, è già al 42,28% rispetto alla popolazione vaccinabile. Una bella differenza, pari al 14,05%, con il fanalino di coda Vertemate con Minoprio, parecchio dietro, al 28,23%. Non più l’unico paese al di sotto della media provinciale, ora al 33,37%. Alcuni Comuni, a differenza di una settimana fa, non hanno tenuto il passo con la campagna: sono quindi finite sotto la media Novedrate, al 33,11%, Carimate, 32,48%, Cermenate, 28,84%. In testa alla classifica, oltre ad Alzate, si fanno notare Capiago Intimiano, 39,69%, Brenna, 39,23%. Attorno al 34% tutti gli altri, fra cui Cantù: la città è un punto percentuale spaccato al di sopra della media della provincia.

Christian Galimberti