Canturina Bis, Bongiasca è tranquillo «No di Figino? Progetto avanti lo stesso»

Viabilità Il presidente della Provincia: «Il Piano territoriale regionale prevede questo tracciato. Ma non voglio scontri istituzionali con il Comune. Ci incontreremo e una sintesi si può trovare»

«Il progetto della Canturina bis va avanti, anche con il “no” del Comune di Figino Serenza. A breve incontreremo la nuova Amministrazione nel tentativo di trovare una sintesi politica e tecnica».

Il presidente provinciale Fiorenzo Bongiasca nel corso della conferenza stampa di fine anno, che si è tenuta secondo tradizione in sala Giunta a Villa Saporiti, dopo aver fornito la propria chiave di lettura circa la (possibile) ripresa dei lavori di scavo ai due portali della variante della Tremezzina ha toccato anche l’altro nodo sensibile alla voce “infrastrutture” ovvero il prosieguo dell’iter della Canturina bis.

«Voglia di smarcarsi dal passato»

L’elemento di attualità è costituito dal “no” della nuova amministrazione di Figino Serenza all’attuale tracciato che, come rimarcato dal sindaco Stefano Tomaselli, «andrà a deturpare una gran parte della Valle Serenza».

«Regione Lombardia ha approvato il Ptr (il Piano territoriale regionale), che contempla l’attuale tracciato - ha rimarcato Fiorenzo Bongiasca -. Non vogliamo lo scontro istituzionale con il Comune di Figino Serenza. Per questo a breve sicuramente andremo ad incontrare il sindaco e l’amministrazione. Da nuovi eletti l’impressione è che abbiano voluto smarcarsi in maniera netta rispetto al passato, tenendo così fede agli impegni presi in campagna elettorale. Ritengo che si possa trovare una sintesi tra la volontà dell’Amministrazione di pigiare sull’acceleratore di questa infrastruttura e le esigenze del Comune di Figino Serenza. La loro presa di posizione è frutto anche di un’inesperienza di fondo per quel che concerne questo tipo di dinamiche, pur rispettando le singole sensibilità».

Ad inquadrare dal punto di vista tecnico il motivo per cui il “no” di Figino Serenza non è vincolante per il prosieguo dell’opera ci ha pensato anche l’ingegner Bruno Tarantola, che dal 1° gennaio - cioè da ieri - è ufficialmente in pensione dopo 36 anni di onorata attività nelle posizioni apicali del Settore Viabilità e Infrastrutture dell’Amministrazione provinciale.

La spiegazione di Tarantola

«Il “no” di Figino Serenza alla Canturina bis andrebbe inquadrato come una presa di posizione politica e, mi sia concesso, filosofica - le parole di Bruno Tarantola -. Sta di fatto che lo strumento programmatorio del territorio, il Pgt del Comune di Figino Serenza, contiene la Canturina bis. Ciò significa che quella dell’attuale amministrazione è al momento unicamente una declaratoria di contrarietà, che poi dovrà eventualmente tramutarsi in un atto concreto, cioè in una variante al Pgt. Variante che dovrà però considerare anche tutti gli strumenti urbanistici sovraordinati, come il Ptr regionale (citato anche da Bongiasca, ndr.) e il Ptcp (il Piano territoriale di coordinamento provinciale). Entrambi contengono la Canturina bis. Dunque quella del Comune di Figino Serenza è una contrarietà chiara, ma che si scontra con il fatto che il Comune di Figino Serenza è inserito all’interno di un territorio che ha una viabilità di respiro più ampio rispetto a quello di una singola Amministrazione. È come dire che l’Autostrada del Sole non si sarebbe potuta fare per il singolo “no” di un’Amministrazione. Ciò detto, esiste la possibilità politica di operare scelte diverse. Questo collegamento eliminerà 27 mila veicoli al giorno dai centri abitati contro i 14 mila del secondo lotto della tangenziale di Como, costando un quarto di questa seconda infrastruttura».

© RIPRODUZIONE RISERVATA