Canturina Bis e il “no” ambientalista. L’appello divide i candidati sindaco

Verso il voto Il sindaco Galbiati: «Infrastruttura necessaria per le imprese del territorio». Pagani: «Uno scempio a Mirabello con il tracciato Gronda». Volonté: «Basta nuove strade»

A chiedere a tutti i candidati sindaci «un no incondizionato al progetto della Canturina Bis, che consumando suolo andrebbe a ridurre le risorse naturali e a gravare sulla spesa pubblica per 334 milioni di euro, circa 47 milioni di euro al chilometro», è il Coordinamento per la mobilità sostenibile No Canturina Bis, di cui fanno parte diverse associazioni. Le risposte sono diverse a seconda dei candidati: un tema che a Cantù divide favorevoli e contrari.

Il Coordinamento ambientalista

«Ci appelliamo a voi per chiedervi la disponibilità a sostenere le posizioni del nostro Coordinamento», si legge nella lettera inviata dal portavoce Matteo Aiani, anche per «un sostegno a tutti quegli interventi utili a decongestionare il traffico urbano tramite forme di mobilità sostenibile, come il miglioramento dei servizi ferroviari, la promozione di un utilizzo combinato dei mezzi pubblici, la realizzazione di infrastrutture ciclabili». Oltre al “no” alla nuova strada.

Per Cecilia Volonté, candidato sindaco di Cantù Civica: «Condividiamo le preoccupazioni. Crediamo sia un controsenso pensare solo a strade nuove escludendo a priori ogni altra alternativa. Da anni si punta ad una mobilità basata sul mezzo privato attraverso l’esclusiva realizzazione di strade che non risolvono il problema. La Canturina Bis è un’infrastruttura dai costi oramai fuori controllo e invasiva perché andrebbe a tagliare in due il Parco regionale delle Groane creando danni irreversibili per l’ambiente. La nostra città paga la totale assenza di pianificazione in termini di mobilità. Una scelta assolutamente miope. Serve lavorare sui flussi di traffico, puntare su una mobilità alternativa e offrire la possibilità ai cittadini di spostarsi lasciando l’auto a casa».

Per Alice Galbiati, candidato sindaco di Lega, FdI, Fi, Cantù Sicura: «Ho incontrato tempo fa Aiani e gli ho già spiegato che siamo completamente d’accordo sull’importanza degli interventi volti a snellire il traffico. Tanto da averli già previsti: la partecipazione attiva per l’elettrificazione della linea ferroviaria Como-Lecco; il collegamento delle due stazioni con navetta; le piste ciclopedonali; i semafori per rilevare dati di traffico così da predisporre un Piano urbano. L’intenzione di una rivisitazione del Tpl. Interventi che però non possono sostituire un’infrastruttura necessaria come la Canturina Bis: risponde alla necessità delle imprese di attraversare il nostro territorio. Prevedere una strada esterna è la soluzione al problema del traffico di attraversamento».

«Ecco le azioni prioritarie»

Per Antonio Pagani, Pd e Noi: «Assolutamente contrari alla Canturina Bis Gronda, considerato lo scempio che produce specialmente a Mirabello: nel progetto iniziale, quello sfascio non era previsto. Le azioni prioritarie sono la valorizzazione della Como-Lecco, l’introduzione della navetta interstazionale, il miglior collegamento con alcune frazioni. Mezzi di trasporto elettrici. Rilanciare il pedibus. Il poco consumo di suolo che siamo disposti a concedere, solo dopo aver verificato la non sufficiente ricaduta positiva di tutte le altre azioni prioritarie, potrà essere destinato solo a soluzioni per far girare all’esterno della città le linee di traffico da sud-ovest a sud-est e intervenendo, poi, con le conseguenti azioni di riconversione sull’asse via Carcano-via Milano».

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