Cronaca / Cantù - Mariano
Martedì 31 Dicembre 2024
Canturina Bis, il sindaco alza la voce «Urgente un incontro con la Regione»
Cantù Galbiati: «Mi preoccupa chi fa pesare più l’ideologia rispetto ai cittadini e alle imprese». Tomaselli (Figino): «Abbiamo riaperto il dibattito». Allevi (Carimate): «Sì, ma senza lo svincolo»
La Canturina bis arriva in Regione. Il sindaco Alice Galbiati ha chiesto un incontro urgente con il presidente Attilio Fontana per mettere attorno a un tavolo tutti i soggetti coinvolti dal progetto, e ribadire la ferma convinzione di Cantù della necessità di questa opera. Iniziativa che deriva dalla decisione del consiglio comunale di Figino Serenza di annullare la delibera con la quale la precedente amministrazione di centrodestra aveva dato l’assenso alla realizzazione del tracciato Gronda della strada, il collegamento veloce tra Cantù e Mariano Comense, che passa per il parco regionale delle Groane, nella Valle Serenza.
Botta e risposta FIgino-Cantù
Decisione che il sindaco Stefano Tomaselli rivendica: «Sono contento che grazie a questa nostra scelta si stia animando il confronto, che si sia stimolato il giudizio critico, perché su un’opera come questa la condivisione deve essere la più ampia possibile, si devono valutare tutte le ipotesi progettuali».
Il sindaco di Cantù Alice Galbiati, invece, la critica fortemente: «Mi preoccupa molto che si faccia pesare più l’ideologia rispetto ai cittadini e alle imprese. La Canturina bis non è un capriccio ma una risposta concreta a un’esigenza altrettanto concreta, quella di eliminare il traffico pesante dal centro di Cantù». Per questo, conferma «ho scritto al presidente Attilio Fontana e chiesto un incontro con tutti gli interlocutori».
Anche il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, in occasione dell’inaugurazione del nuovo onte di Cantù Asnago, ha fatto un riferimento piuttosto chiaro alla delibera figinese: «Chi si oppone a nuove infrastrutture per ideologia o opportunismo politico si oppone alla modernità, alla sostenibilità e alla competitività delle nostre aziende e imprese». La Regione ha promesso 95 milioni di euro, sui 334 totali di costo, e si intende utilizzarli per appaltare il secondo lotto, che da via Genova a Cantù arriverebbe alle spalle del centro commerciale Mirabello, in via Marche.
«Uno sviluppo per lotti è anacronistico – dice il sindaco di Figino Stefano Tomaselli – non possiamo permetterci di deturpare il nostro patrimonio ambientale per realizzare solo una parte del progetto, uno spezzone che quindi non sarebbe risolutivo». Non accetta, però, che questa decisione venga definita ideologica: «Assolutamente, non è una scelta ideologica o politica, chi la definisce così vuole spostare il dibattito su altri argomenti e non sul merito dei fatti. Quando siamo stati eletti ci siamo presi degli impegni verso i cittadini, e tra questi c’è quello di prenderci cura anche della Valle Serenza».
Il nodo di Montesolaro
A Carimate il consiglio comunale ha approvato una delibera con la quale non permette che venga realizzato uno svincolo che colleghi la nuova infrastruttura alla viabilità locale di Montesolaro.
«Fin dall’inizio – dice il sindaco Roberto Allevi - siamo stati d’accordo con la realizzazione della Canturina bis per il semplice motivo che la motivazione di base è condivisibile. Viviamo in una delle zone più densamente popolare d’Europa e non ci sentiamo un’isola, quindi il senso dell’esigenza di liberare Cantù dal traffico pesante è chiaro. Abbiamo chiesto di stralciare lo svincolo a Montesolaro perché sarebbe troppo invasivo rispetto alla realtà in cui sarebbe collocato. Chiederemo interventi sovrastrutturali per ridurre al minino rumori e odori».
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