Case di riposo, crescono le liste: da 269 a 376 gli anziani in attesa

Cantù In un anno numeri in forte aumento alle sedi cittadine della Garibaldi Pogliani. Il presidente Cozza: «Domanda superiore all’offerta, a breve l’inizio dei lavori per una quarta Rsa»

Cantù

Casi sempre più complessi, spesso anziani gravemente malati, che non possono essere gestiti dalle famiglie e che hanno bisogni urgenti. Tanto che ormai le case di riposo devono garantire un’assistenza praticamente ospedaliera. Aumenta l’età media, si allunga l’aspettativa di vita e si allungano anche le liste d’attesa, ora che gli anni della pandemia, che avevano messo a dura prova le residenze sanitarie per anziani e per un po’ le avevano svuotate, sono un lontano ricordo.

In città sono 376 gli anziani che attendono si liberi un posto in una casa di riposo, erano 269 un anno fa, e 571 se si comprendono i Comuni del circondario. E se si allarga lo sguardo solo di una manciata di chilometri, a Mariano Comense, si superano persino i 2mila. Anche se è vero che spesso ci sono doppi inserimenti, perché le famiglie, in difficoltà, presentano domanda in più di una struttura e non esiste un database che si aggiorni in automatico. Ma la domanda è in ogni caso enormemente superiore all’offerta.

Tanto che Silvano Cozza, presidente della Garibaldi Pogliani, spiega che si partirà nei prossimi mesi con i lavori per realizzare una quarta struttura in città, una residenza sanitaria per disabili, per poter sfoltire le liste d’attesa per la Rsa per anziani lì accanto di una quarantina di posti. Tante le domande in arrivo anche dal Milanese, perché le tariffe, qui, sono ancora più abbordabili. Almeno finché le strutture reggono. Solo tre anni fa era stata inaugurata la quarta sede della Garibaldi Pogliani, a Fecchio. Oggi i posti sono esauriti. A confermare la situazione sono i dati che le residenze sanitarie per anziani forniscono ad Ats Insubria, che li rende consultabili. La situazione, aggiornata al 31 gennaio scorso, vede nella sede di via Fratelli Galimberti della Garibaldi Pogliani, quella storica, una lista di 152 persone in attesa di un posto, 57 maschi e 95 femmine. Un anno prima erano 141. In via Fossano, all’ex Cem, in lista d’attesa ci sono 222 persone, 88 maschi e 134 femmine. Un anno fa erano 128, quello prima 43. Quintuplicata in un paio d’anni. Nella sede di via Camuzio, a Capiago Intimiano, sette in lista.

«La situazione è la stessa ovunque – dice Cozza – la richiesta è alta in tutte le strutture. Proprio per questo abbiamo deciso di realizzare una nuova residenza per disabili a fianco della sede di via Sparta. In questo modo potremo recuperare 40 posti al piano terra. La situazione non è semplice, i nostri ospiti sono sempre più gravi, persone che vengono dimesse dall’ospedale e vanno gestite con plurime patologie». Sempre secondo i dati pubblicati da Ats Insubria a Cantù, alla Rsa Antonio Vivaldi, la lista d’attesa è di 2 persone, come alla Pascoli di Cucciago. A Cermenate, a Villa Clarice, di 22. Ad Alzate Brianza, alla Casa per Anziani Don Giuseppe Allievi, invece, sono 134 le persone in attesa, 73 maschi e 91 femmine.

I numeri più alti si registrano nel Marianese. Alla Fondazione Porta Spinola sono 163 in attesa. I numeri maggiori, tra i più alti di tutto il Comasco, si registrano ad Arosio alla Fondazione Anna Borletti, dove la lista d’attesa arriva a quota 801 e all’istituto Nidasio Galetti a 508.

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