Chi ha debiti non può iscriversi. Mensa vietata ai figli dei morosi

Cantù La novità contenuta nella circolare di Comune e Camst, che gestisce il servizio scolastico. L’assessore: «Giusto chiamare tutti alla responsabilità, ma chi ha davvero bisogno sarà aiutato»

Cantù

Chi non ha pagato la mensa e ha quindi dei debiti con il Comune non potrà iscrivere i propri figli alla refezione scolastica: una novità contenuta all’interno della circolare - diffusa in queste ore: da ieri sono aperte le iscrizioni - di Comune e Camst, la società cooperativa che si occupa della gestione dei pasti.

Una scelta, come spiega l’Amministrazione comunale canturina, attraverso l’assessore all’istruzione Natalia Cattini, necessaria per richiamare tutti quanti alla responsabilità.

In un contesto, rimarca, in cui si cerca e si cercherà sempre di sostenere chi ha davvero delle difficoltà. Non i furbi. Alcuni genitori hanno notato quest’anno quanto scritto nella circolare: «È possibile l’iscrizione solo se non sono presenti debiti con il Comune di Cantù da parte di tutti i componenti del nucleo familiare». Debiti, come si specifica in municipio, relativi al solo servizio mensa.

Cattini: «Prezzi contenuti»

«Il servizio è stato recentemente rinnovato - spiega l’assessore Cattini - Abbiamo deciso innanzitutto di contenere anche i prezzi di accesso alla mensa. Infatti, nella stessa circolare, si può riscontrare la presenza di ben 7 fasce di reddito, per dare la maggior risposta possibile alle necessità delle famiglie».

La tariffa base, per residenti con Isee oltre i 20mila euro, senza Isee, o utenti non residenti, è di 5 euro e 50 centesimi.

Ma con un Isee al di sotto di 2mila e 500 euro, la tariffa è di 1,10 euro, quindi a salire nei vari scaglioni. Detto questo: «Vogliamo anche che sia effettiva la disponibilità alla verifica dei pagamenti di anno in anno, al momento dell’iscrizione o del rinnovo, per far sì che tutti siano chiamati alla responsabilità nel momento in cui accedono al servizio pubblico».

È di nuovo la circolare a specificare l’iter: «Il mancato pagamento delle quote mensa entro la fine dell’anno scolastico comporterà l’attivazione delle procedure per il recupero coattivo del credito. Una persistente morosità autorizza di norma l’Amministrazione comunale alla non ammissione all’anno successivo dell’utente e di altri bambini appartenenti allo stesso nucleo familiare al servizio di ristorazione scolastica, servizio nido e centro estivo».

Deroghe in casi gravi

«In deroga - aggiunge la circolare - sarà decisa l’ammissione ai servizi previo esame di tutte le eventuali e gravi problematiche sociali esistenti nel nucleo stesso e qualora si presentassero particolari necessità sociali valutate dai servizi sociali». Insomma: l’idea è di non escludere chi fatica davvero a pagare i buoni mensa.

«L’esistenza di morosità nella famiglia di chi usufruisce della mensa non comporta in modo automatico il rimanere senza servizio - rimarca l’assessore - Vi è prima un’iscrizione a ruolo e poi, caso per caso, si cercherà eventualmente, laddove vi sono delle difficoltà nel pagamento, per chi ne avrà diritto, di fornire il sostegno dei servizi sociali. Già la graduazione in fasce per l’accesso del servizio aiuta molto le famiglie a far fronte al servizio. Devo anche rilevare che ad oggi non vi sono situazioni di particolare esposizione in termini di debiti nei confronti del Comune».

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