Cronaca / Cantù - Mariano
Martedì 09 Gennaio 2024
Ciclabile tra le stazioni, al via il cantiere: più vicine Cantù Asnago e il centro città
Mobilità green Partiti i lavori nella frazione per la pista che collegherà a via Vittorio Veneto. L’assessore Cattaneo: «Opera importante per la sicurezza e per l’interscambio ferro-gomma»
Lavori al via, ieri mattina, per realizzare il primo pezzetto della pista ciclopedonale che da Cantù Asnago vuole arrampicarsi fino alla stazione ferroviaria di via Vittorio Veneto. Il 2024, assicura l’assessore ai Lavori Pubblici Maurizio Cattaneo, sarà importante per la mobilità dolce, per pedoni e ciclisti: l’intenzione è completare la prima parte di questa opera, progettare la seconda e avviare anche la realizzazione della ciclabile che, a Fecchio, metta in collegamento via Virgilio con le scuole.
Dal piazzale della stazione
Un anno fa era stata annunciata la firma dell’accordo di programma tra Provincia di Como e Comune per la realizzazione di questo percorso che correrà tutto sul territorio di Cantù Asnago.
Progetto che con il tempo è cresciuto e s’è fatto ambizioso, diventando quella che in municipio viene chiamata superpista, una ciclopedonale urbana in grado di collegare le due stazioni ferroviarie, la fermata Cantù di via Vittorio Veneto, sulla Como-Lecco, con la fermata di Cantù-Cermenate, sulla Milano-Como-Chiasso, a Cantù Asnago. Costo, due milioni e mezzo di euro per attraversare una bella fetta di città e dare coerenza a tracciati già esistenti.
Si è cominciato ieri dal piazzale della stazione asnaghese, per riqualificarlo, dove è istituto il divieto di sosta con rimozione forzata fino al termine dei lavori, previsto tra 30 giorni. Questa prima ciclabile prevede una spesa da un milione di euro, da dividere a metà in parti uguali tra Comune e Provincia. Il percorso ciclo-pedonale avrà uno sviluppo complessivo di circa un chilometro e mezzo, 350 metri all’interno dell’abitato di Asnago. Il progetto avrà anche il vantaggio di risolvere l’annosa questione dello svincolo per la dismessa ex cava Porro, pericoloso a causa della presenza delle due isole spartitraffico a perimetro delle corsie di decelerazione e di accumulo, non più utilizzate e non illuminate. Inoltre verranno riqualificati anche i marciapiedi.
«Siamo molto contenti – commenta Maurizio Cattaneo – finalmente si parte. Si tratta di un progetto al quale tengo tantissimo, opera importante per la messa in sicurezza e per favorire l’interscambio ferro-gomma e quindi incrementare la mobilità leggera . Ora i primi interventi saranno la sistemazione del piazzale e della banchina dove si fermano gli autobus, ovviamente senza interruzioni per il servizio».Il lotto seguente, dal centro della frazione arriverà fino alla rotatoria all’altezza del cimitero. Il terzo raggiungerà l’ex cava e il quarto, quello finale, la rotatoria all’incrocio con corso Europa.
Due lotti successivi
«Contiamo di proseguire con un lotto consequenziale all’altro – spiega – quindi mentre si esegue il primo si appalta il secondo. Io credo che prima della chiusura del mandato vedremo aprire almeno altri due lotti e che per la fine dell’anno l’era potrà essere conclusa».
Ma questa è solo una parte della superpista. L’ambizione, è mettere in collegamento le due stazioni, con un investimento totale da 2 milioni e mezzo. In questo modo si creerebbe una ciclopedonale urbana molto significativa, che passerebbe da corso Europa, dalla futura Arena del basket e raggiungerebbe via Vittorio Veneto dopo aver percorso via Mazzini e via Como. Non solo un sogno nel cassetto, a bilancio è previsto mezzo milione di euro l’anno per tre anni, per realizzarla. «Vogliamo partire con la progettazione – conferma – Il 2024 sarà un anno di svolta».
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