Colpo dei ladri acrobati a Cantù. Via con orologi

Criminalità Torna l’allarme furti in città, l’episodio di sera poco dopo l’orario di cena. Saliti dai pluviali

Il ritorno dei ladri acrobati. Che non si curano della presenza in casa dei proprietari, ed entrano comunque in azione anche subito dopo l’ora di cena, quando nelle famiglie i più sono ancora svegli. E quindi, dentro e fuori dalla finestra al secondo piano, violata, per arraffare orologi non d’oro, secondo quanto ricostruito non preziosi e non di particolare valore. Ma, comunque, legati a ricordi personali. E ora nelle tasche dei cosiddetti malviventi.

Vicino a Montesolaro

Il furto è avvenuto l’altra sera in via Stoppani, una strada residenziale che, quasi al confine del centro città, poco prima di Montesolaro di Carimate, si trova in una parte tranquilla di Cantù, ancora circondata da qualche campo. Una via che conduce ad altre abitazioni di pregio poco più avanti, verso la sommità della collina che domina la zona della Reverzina.

I ladri sono riusciti, sfruttando verosimilmente pluviali e architetture della casa, a salire sino al secondo piano. Come riferito dai familiari del derubato: hanno forzato una finestra. E sono entrati nonostante in casa ci fosse colui che, di lì a poco, sarebbe diventato vittima della ruberia.

Si stima che il colpo sia avvenuto tra le 21.30 e le 22. I ladri, oltre ai danni alla finestra, hanno lasciato traccia del loro passaggio per il furto di alcuni orologi. Chi era in casa al piano sottostante, in quel momento, non ha potuto accorgersi di quanto successo. Quando ha realizzato dell’indesiderata visita, i ladri se n’erano già andati.

Possibile che, dalla zona in cui è avvenuto il furto, i fuggitivi abbiano deciso, magari con l’aiuto di un complice in auto, di muoversi lungo via Stoppani, e spuntare anche in un diverso punto di Cantù senza farsi notare troppo. Altrimenti, per la posizione dell’abitazione derubata, verrebbe da pensare che sia stata attuata, come da copione in altre circostanze, una fuga attraverso i campi. Vicino, c’è infatti via Muselle: lo sterrato, al buio, permette di sbucare in una zona non facilmente raggiungibile, se inseguiti.

Nelle ore successive, quindi, la denuncia presentata ai Carabinieri di Cantù. E siccome non è la prima volta che succede un furto proprio nella stessa casa, si è trattato di una procedura maturata sulla scorta della precedente esperienza. Con l’allarme che nel quartiere è anche abbastanza alto, visto l’accaduto. I residenti cercano di prestare la massima attenzione a movimenti strani sotto casa. Che peraltro in una zona di sole abitazioni si potrebbero notare più che altrove.

Le giornate si accorciano

Per l’assessore alla sicurezza Maurizio Cattaneo, anche in queste settimane di ottobre in cui, giorno dopo giorno, le ore di luce si riducono, il consiglio a tutti i cittadini ricalca quanto già ribadito: «Meglio una chiamata in più e un’uscita a vuoto delle pattuglie che una in meno. Ogni minimo avvertimento e informazione data possono essere utili, senza pensare di dare un eccessivo peso a quello che magari viene visto soltanto come un atteggiamento strano».

Importante anche il Controllo del Vicinato, il sistema dei messaggi via WhatsApp, attraverso le chat ufficiali, collegate anche ai tutori dell’ordine pubblico, ben viste anche dalla Prefettura di Como.

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