Cronaca / Cantù - Mariano
Martedì 04 Febbraio 2025
«Commissariato di polizia a Cantù, al confine con Mariano»
L’idea Il sindacato di polizia rilancia la proposta, dopo il progetto poi fallito del 2008 «Sarebbe fondamentale». Il sottosegretario Molteni: «Bisogna investire sulla sicurezza»
«Auspichiamo la nascita di un Commissariato di Polizia. Lo vogliamo tra il territorio del Comune di Cantù e quello di Mariano Comense».
A parlare è il segretario provinciale del Sindacato autonomo di polizia, il Sap, Igor Erba. Di fronte e di fianco non ha una platea qualsiasi, ma quella invitata al Congresso del sindacato in quel di Como, a Villa Gallia. Accanto, ad ascoltare, ha il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, ma di fronte ha anche il prefetto di Como Corrado Conforto Galli, e i due sindaci dei territori appena citati, sia Alice Galbiati per Cantù sia Giovanni Alberti per Mariano Comense.
La proposta
Inevitabile dunque il pensare che l’occasione scelta dal Sap non sia stata casuale, e che evidentemente la questione sia già quantomeno sul tavolo. E torna ad esserlo dopo 16 anni, visto che di un commissariato di polizia a Mariano Comense (in quel caso era già stato individuato un edificio da sistemare, in via Rutschi) si era già abbondantemente discusso nel 2008.
È questa la notizia emersa ieri a margine – ma nemmeno troppo – dell’appuntamento che il sindacato si era dato proprio per pianificare anche i prossimi anni di mandato, con dunque gli obiettivi da mettere in evidenza. E il segretario del Sap non ci ha girato troppo intorno: «Abbiamo due obiettivi – ha detto alla platea – Il presidio fisso della Polizia Stradale in Tremezzina, e il Commissariato di Polizia tra Cantù e Mariano Comense».
Del primo già se ne parlava da tempo, ed un presidio – non fisso – del resto viene già realizzato nei lunghi mesi di maggiore pressione turistica sulle sponde del lago. Invece il Commissariato era stata una strada a lungo seguita, fino al 2008, quando poi non se ne era più fatto nulla, nonostante fosse già stato individuato un edificio che avrebbe potuto ospitarlo dopo una adeguata ristrutturazione.
Anche in questo nuovo tentativo rilanciato ieri, il Sap avrebbe già una precisa idea dell’area utilizzabile che sarebbe dunque già stata individuata: «Ci avevamo già provato nel 2008 – ha proseguito Erba, parlando alla platea – All’epoca non c’eravamo riusciti, ma ora lo vogliamo fortemente nella nostra provincia, collocato tra Cantù e Mariano Comense, punto che sarebbe fondamentale per il controllo del territorio ma che sarebbe anche utile alla comunità portando più vicino i servizi che offriamo».
Un’apertura
Subito dopo, a prendere la parola, è stato il sottosegretario Nicola Molteni che ha affrontato diversi temi, compreso quello dei presidi di sicurezza: «Il nostro è un paese dove bisogna investire sulla sicurezza, che non può essere vista come un costo».
Investimenti che riguardano proprio anche i «presidi di sicurezza» nell’ambito di una situazione in cui «l’asticella deve sempre essere mantenuta alta». Perché la sfida, secondo il sottosegretario, è «mantenere la qualità della nostra sicurezza a livelli elevati come chiedono i cittadini». Anche tramite una vecchia battaglia che ieri mattina è all’improvviso tornata di attualità.
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