Con la moto nella roggia: morto quarantenne di Albese

Mariano L’incidente ieri sera poco dopo le 18 sulla Novedratese. Sbalzato dal mezzo è finito nel corso d’acqua. È deceduto all’ospedale di Monza

È morto nella tarda serata di ieri il motociclista coinvolto in un terribile incidente avvenuto nel pomeriggio sulla Novedratese a Mariano.

Stefano La Torre, 40 anni di Albese con Cassano, che con la propria moto era finito nella roggia che si apre poco dopo del distributore di carburante davanti al ristorante Croce di Malta. Soccorso dall’équipe dell’elisoccorso medico, l’uomo è morto all’ospedale San Gerardo di Monza.

Secondo una prima ricostruzione, tutta da confermare dalle indagini aperte dai carabinieri della tenenza di Mariano Comense, il motociclista stava percorrendo la provinciale in direzione Mariano Comense, proveniente da Novedrate. Davanti a lui diverse auto, compresa una vettura guidata da una ragazza di Carugo. La giovane, all’altezza della Tamoil, ha messo la freccia per voltare all’interno del distributore di benzina e ha iniziato la manovra, senza accorgersi dell’arrivo, in fase di sorpasso, della moto.

L’urto non è stato particolarmente violento, ma sufficiente a far perdere il controllo della moto al quarantenne di Albese, finito sulla carreggiata opposta e quindi oltre il guard rail fuori strada, sbalzato nel corso d’acqua. Un punto impervio per cui si è reso necessario l’intervento del nucleo speleo-alpino-fluviale dei Vigili del Fuoco per riuscire a recuperare l’uomo e consentire i soccorsi.

Illesa ma sotto choc la conducente della macchina, 28 anni, trasportata in codice verde all’ospedale. Sono, invece, subito apparse serie le condizioni del quarantenne in sella alla propria due ruote, sbalzato con il proprio mezzo al di là dei parapetti del ponte che costeggiano la corsia che corre in direzione di Figino, così finendo nel rivolo di roggia che attraversa la Novedratese. L’équipe medica dell’elisoccorso ha fatto un disperato tentativo di salvare l’uomo portandolo al San Gerardo di Monza, ma le condizioni erano troppo gravi.

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