De Amicis, Cantù civica all’attacco
«Il Comune manca di trasparenza»

Il capogruppo Volontè: «Non c’è partecipazione a tutti i livelli, la commissione non è stata convocata»

Ad intervenire, il capogruppo consiliare di Cantù Civica Cecilia Volontè. «L’Amministrazione comunale, su un argomento di interesse pubblico, farà pure degli incontri riservati con i cittadini, ma manca di trasparenza - afferma - Sul tema del futuro del De Amicis c’è assenza di partecipazione a tutti i livelli. consiliari e civici. La commissione consiliare non è stata convocata. E a questo incontro non c’era l’assessore con delega all’urbanistica (Natalia Cattini, FdI, ndr). Restiamo un po’ basiti da questa performance».

L’incontro a cui fa riferimento Volontè è quello avvenuto nei giorni scorsi, con diversi esponenti della Giunta seduti allo stesso tavolo. È stato detto: il sindaco Alice Galbiati, il vicesindaco Valeriano Maspero, l’assessore alle attività economiche Isabella Girgi. E alcuni cittadini. Come l’architetto Alberto Novati. Più due candidati al Consiglio di Cantù Civica: Paolo Meroni e Vittorio Bergna.

«Ribadisco di non associare la presenza di queste due persone con Cantù Civica, c’era stata questa decisione della stessa Cantù Civica, non mia - dice Volontè - Sono ex di Cantù Civica, semplici cittadini». Volontè ha anche una sua riflessione su chi governa la città: «Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia per l’area De Amicis non hanno elencato standard qualitativi delle opere pubbliche: sono stati attori passivi». Chiede trasparenza anche il capogruppo consiliare di Pd e Noi Antonio Pagani: «Pensiamo che l’argomento De Amicis debba essere portato nella commissione competente – afferma – più che all’incontro che c’è stato, siamo molto più interessati ai contatti fra il Comune e Nessi & Majocchi. Chiediamo di essere coinvolti. E se vogliono raccogliere pareri veri, che chiedano ai cittadini, con un’assemblea, quel che vogliono fare su quell’area. Il nostro approccio è ad ogni modo principalmente un altro, abbiamo rilanciato in un altro modo, dato che noi l’area del De Amicis è un’area che il Comune dovrebbe comprare».

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