Evento singolare e raro in cielo
Spunta l’arcobaleno al contrario

Avvistamenti ieri mattina al Nord, era molto visibile in Brianza. Il fenomeno atmosferico si chiama “arco circumzenitale” e ricorda un sorriso

“Un sorriso nel cielo”. Così viene chiamato, in modo affettuoso, l’arcobaleno al contrario o, in maniera scientifica, “arco circumzenitale”. Un fenomeno atmosferico, più probabile alle latitudini a nord e decisamente raro sul nostro territorio. Ieri mattina invece sono stati segnalati diversi “avvistamenti” nel marianese e in tutta la Brianza.

Un cittadino di Arosio, Matteo Minotti è riuscito ad immortalarlo e molte altre foto scattate nel Nord Italia stanno circolando sui social e sui siti in queste ore. . Osservare ed ammirare un arcobaleno, dopo un temporale, è molto frequente; vederne uno “a testa in giù”, alle nostre latitudini è molto più difficile. Anche perché riesce oltremodo scomodo poterlo osservare, perché è posizionato allo zenit, un punto del cielo a cui non è nostra abitudine rivolgere lo sguardo.

L’esperto id Meteo3b

«Il fenomeno è lo stesso dell’arcobaleno e si parla di fotometeora (manifestazioni di natura ottica prodotte da riflessione, rifrazione diffrazione o interferenza della luce solare ad opera dell’acqua presente in atmosfera nelle sue varie forme di aggregazione) - spiega Edoardo Ferrara di Meteo3b -. Di solito si tratta di un arcobaleno doppio. Solo che rispetto alla norma, si vede un solo arco (quello principale potrebbe essere più in basso, nascosto dal sole che sta sorgendo) e per di più capovolto. L’effetto ottico è dovuto alla rifrazione della luce: passando attraverso i cristalli di ghiaccio in sospensione presenti nelle nuvole (le “preferite” sono i cirri o i cirrostrati) e con un particolare angolo di incidenza viene scomposta. E’ lo stesso fenomeno di scomposizione della luce bianca, quando passa attraverso ad un prisma».

Nel caso dell’arco circumzenitale i cristalli di ghiaccio sono, in prevalenza, dei prismi a base esagonale, con facce larghe e pressoché parallele al suolo, con dimensioni verticali molto inferiori alle dimensioni orizzontali, dei piccoli dischetti . La luce colpisce la base del prisma con un angolo di incidenza molto piccolo e i raggi rifratti fuoriescono da una delle facce laterali del prisma, scomposti ovviamente nei colori dell’iride. Solo che invece di essere “dritti” sono capovolti. Andando oltre alla spiegazione scientifica, rimane il “sorriso nel cielo”.

Il fenomeno, oltre ad essere molto difficile da osservare, scatena gli interrogativi della gente comune. E’ un presagio, come le comete o altri fenomeni astronomici o meteorologici? Se lo è, dovrebbe essere positivo visto che riproduce, in “technicolor” un sorriso, sopra le nostre teste.

E poi l’arcobaleno è sempre il simbolo della speranza dopo la tempesta. Ancor di più se doppio o capovolto. Un arcobaleno circumzenitale è stato fotografato un paio di mesi or sono in Liguria, anche lì riscuotendo la grande curiosità.

Guido Anselli

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