
Cronaca / Cantù - Mariano
Giovedì 27 Marzo 2025
Famiglia intossicata dal monossido. Salvi grazie al malore della suocera
Mirabello di Cantù È stata lei a sentirsi male per prima, facendo scattare l’allarme. Già dimessi i bambini. «La caldaia era stata revisionata di recente. Fosse successo di notte sarebbe stata una tragedia»
Cantù
Un’intera famiglia, cinque persone in tutto, lui, lei, due bambini e la suocera: tutti trasportati in ospedale, per un’intossicazione da monossido di carbonio. La prima a sentirsi male: la suocera. E grazie all’arrivo degli operatori intervenuti per l’emergenza, è stato possibile capire che erano tutti intossicati. La perdita: dalla caldaia della cucina, controllata poco più di un anno fa, nell’appartamento in cui la famiglia è in affitto. «Eravamo tutti svegli perché era giorno», racconta l’uomo. Di notte, mentre tutti dormivano, poteva andare ben peggio.
«Attentata la vita dei miei figli»
Così nel corso della giornata di sabato, nel tardo pomeriggio, attorno alle 18, in via Tintoretto, a Mirabello di Cantù. «Tutto bene, per fortuna - le poche parole che riesce a dire il papà, che chiede riservatezza - I bambini sono stati dimessi nella giornata di martedì. È un fatto che ha attentato alla vita dei miei figli. Abbiamo chiamato l’ambulanza per mia suocera e i vigili si sono resi conto che qualcosa non andava».
Ci sono già dei provvedimenti. L’immobile infatti è stato ispezionato dal personale di Ats Insubria con il personale della polizia locale di Cantù e del comando provinciale dei vigili del fuoco. È intervenuto anche il 118: le cinque persone coinvolte sono state trasportate, per le cure e gli accertamenti del caso, sia all’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù che all’ospedale Sant’Anna di San Fermo. Riscaldamento autonomo. Caldaia a gas metano. Situata nel locale usato come soggiorno e cucina, al piano terra.
Confermato il monossido
All’interno dell’appartamento, i vigili del fuoco hanno effettuato alcune misurazioni. Ed è stata rilevata la presenza del monossido di carbonio. I pompieri - come ripercorre l’ordinanza del sindaco Alice Galbiati, che stabilisce la messa a norma o la sostituzione dell’impianto termico entro trenta giorni - hanno subito diffidato dall’usare la caldaia.
Per motivi di sicurezza, si è ritenuto di disporre l’interruzione della fornitura del gas: Lereti Gas ha quindi provveduto alla sospensione. In cucina, dove è presente un fornello a quattro fuochi, l’apertura verso l’esterno, circa 20 centimetri, posizionata dietro al calorifero, c’è. L’ultimo controllo è soltanto di dicembre 2023. Ora non mancheranno verifiche per capire se tutto era davvero a norma.
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