“Fleximan” torna a Cantù: abbattuta colonnina autovelox

Vandalismi L’episodio in corso Europa: probabilmente è stata buttata giù intenzionalmente. L’assessore: «Collisione con un mezzo pesante»

La colonnina autovelox atterrata. La base sventrata, stile scatoletta di tonno. E, tra gli automobilisti che hanno notato la postazione abbattuta, sdraiata nell’erba, una sola parola per dire tutto: Fleximan - soprannome attribuito non solo a chi taglia con il flessibile i punti telelaser, ma a chiunque si renda protagonista di vandalismi diretti a queste postazioni - è tornato a Cantù.

Già. Perché un anonimo mai identificato, nel 2016, era stato un precursore rispetto al fenomeno diventato poi di recente cronaca nazionale: poco dopo l’installazione delle colonnine - volute dalla civica Lavori in Corso: oggi a Cantù amministra il centrodestra - ne aveva presa a mazzate una in via Mentana, poi rimossa. Sempre un Fleximan, con la bomboletta, appena qualche settimana fa, aveva imbrattato due degli otto nuovissimi posti autovelox arancioni, introdotti da poco dal Comune di Capiago Intimiano.

La voce è girata in queste ore tra gli automobilisti: «Hanno buttato giù la colonnina di corso Europa». A passarci di fianco, avvolta nell’erba, la colonnina si vede a fatica. Sul posto, ieri mattina, è arrivata anche la polizia locale di Cantù, allertata per quanto accaduto. Gli agenti della pattuglia hanno proceduto con i rilievi fotografici, nel punto in cui la colonnina, poco prima della discarica, giace. Da una prima ricostruzione, agli occhi degli agenti è balzato subito il particolare della strisciata nell’erba: il passaggio di uno pneumatico, l’ipotesi. Probabilmente, dalle risultanze del momento: un mezzo pesante.

Che potrebbe essersi intenzionalmente appoggiato con l’intento proprio di far crollare la colonnina. Infatti, il semplice incidente sembra escluso da un paio di elementi. Difficile pensare che, ad esempio, un veicolo nell’altra corsia, in direzione centro, sia uscito di strada e abbia abbattuto la colonnina: al di là del fatto che non vi sarebbero frammenti di nessun genere, il parallelepipedo appare tutto sommato integro.

Un veicolo in velocità l’avrebbe teoricamente almeno piegato. Inoltre, la strisciata nell’erba collega la colonnina al vicino sterrato. Come se, proprio dallo spiazzo, vi fosse stata una manovra per avvicinarsi alla colonnina e giocare poi di forza, spingendo sulla struttura.

Danneggiamento volontario

L’assessore alla sicurezza Maurizio Cattaneo, spera che non ci sia stata nessuna intenzionalità. «Si tratta di una collisione di un mezzo pesante, approfondiremo». Che sia un vandalismo è indubbio: non risulta, infatti, che sia stata avvisata la polizia locale o il Comune del danno. Avvenuto, peraltro, a quanto sembra, in piena notte. Prima dell’alba di un giorno feriale. Quando non c’è granché traffico e si può agire senza essere visti.

La polizia locale di Cantù, ieri mattina, ha contattato l’ufficio tecnico del municipio per far rimuovere la struttura. Sembrava da escludere l’uso di un attrezzo dedicato al taglio del metallo dall’anonimo distruttore. Anche se il modo in cui la colonnina è stata separata dalla base, ricorda quantomeno parecchio il “vendicatore” fuorilegge armato di flessibile.

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