Fratelli d’Italia non cede: niente Galbiati bis o un candidato proprio

Cantù I meloniani formalmente restano in silenzio. Ma in realtà aspettano un passo indietro della Lega facendo leva su chi preferirebbe Cattaneo o Molteni

Fratelli d’Italia resta ancora in silenzio. Ma di rumore potrebbe farne parecchio a breve: se la Lega non farà un passo indietro sulla ricandidatura di Alice Galbiati, ne faranno loro uno in avanti. Il che significherebbe innescare una guerra fratricida tutta interna al centrodestra dalla quale nessuno trarrebbe giovamento se non le opposizioni. Che però, al momento, restano in ordine sparso e quindi in posizione fragile.

L’appello all’unità di Molteni

Il tempo passa, le elezioni di giugno sono sempre più vicine ma il quadro politico resta ancora piuttosto convulso. E si spera che questa settimana possa essere decisiva per mettere qualche punto fermo, anche se i destini delle amministrative canturine, in realtà, si stanno discutendo su tavoli lontani dalla città.

Una decina giorni fa la Lega ha mostrato i muscoli nei confronti di Fratelli d’Italia, il partito oggi tonico come non mai in termini di consenso e ha annunciato l’intenzione di confermare la candidatura di Alice Galbiati, nonostante i meloniani, tenuti fuori dalla giunta nel mandato che si sta chiudendo, avessero più volte espresso in maniera molto chiara di non gradire questa soluzione.

Il sottosegretario all’Interno leghista Nicola Molteni ha fatto un appello alla responsabilità: «Cantù ha bisogno di tutto il centrodestra unito per affrontare le sfide dei prossimi anni». Ma, nonostante il silenzio seguito da allora, pare decisamente difficile che Fratelli d’Italia sia disposta ad accettare un Galbiati bis.

Piuttosto, si aspettano un passo indietro dalla Lega, altrimenti potrebbero lanciarsi in una corsa in solitaria. L’impressione, che stiano valutando la consistenza delle truppe. Nessuno, peraltro, ha mai messo in dubbio che la scelta del candidato spetti alla Lega. Ma sul nome la spaccatura è netta e Fratelli d’Italia ha sempre caldeggiato ipotesi alternative ovvero l’assessore ai Lavori Pubblici Maurizio Cattaneo o il vicesindaco Giuseppe Molteni. I meloniani, che si sono autoesiliati in opposizione per buona parte del mandato, contano anche sui malumori che, secondo i bene informati, starebbero agitando la Lega cittadina, la fronda di quanti avrebbero preferito un nome diverso da quello del sindaco uscente.

Forza Italia: «Stima per Galbiati»

Forza Italia da parte sua, invece, con il coordinatore provinciale Sergio Gaddi più volte ha espresso la propria stima anche personale nei confronti di Alice Galbiati, anche quando le sue quotazioni parevano in ribasso. I meloniani sarebbero molto ben disposti, se questo solido posizionamento accanto alla Lega mai dovesse scricchiolare. Fratelli d’Italia, che gode di un consenso tonico come mai prima d’ora, ha impiantato il proprio comitato elettorale in via Manzoni, a due passi dal municipio. E poco lontano, in piazza, in attesa di scoprire quali nomi si troveranno sulla scheda elettorale, ci si lancia nel toto candidature.

Molto è circolato il nome di Pierluigi Marzorati, l’ingegnere volante, bandiera del basket canturino, ma lui ha smentito, «è fantascienza», assicura, anche se ammette qualche contatto. Poi ci sono poi i nomi di partito, dal capogruppo Valeriano Maspero a Edgardo Arosio o l’avvocato Massimo Nicolini.

Chi costruisce ipotesi sul fatto che alla festa di Fratelli d’Italia, tra i relatori, fosse presente l’ex vicesindaco del Pdl Massimo Cappelletti, quindi non un militante. Ed è facile immaginare che altri potranno spuntare.

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