Furti in casa, ritorna l’allarme
Cantù ha superato anche Como

Casi quasi raddoppiati dal 2020 al 2021. Da gennaio il sorpasso: 62 casi contro 60. L’assessore Cattaneo: «Presto un turno serale in più». Il Controllo del vicinato: «Tantissimi non denunciano»

I furti nelle abitazioni che a Cantù sono superiori in numero a Como, con una tendenza verso il raddoppio da un anno all’altro, a giudicare dai numeri diffusi dalla Questura: nel primo quadrimestre 2021, 62 denunce per le visite dei ladri a Cantù, e Como città, che conta più del doppio degli abitanti, ferma a 60. Numeri che sono anche quasi doppi, per la Città del Mobile, se paragonati ai primi otto mesi del 2020, quando le denunce furono 34, e che oggi rappresentano un decimo dei 603 furti totali della provincia.

Il Comune di Cantù premette come lockdown e limitazioni possano aver dato una fotografia non puntuale delle zone del territorio provinciale. «Sui numeri entreremo in merito quando poi ci verranno comunicati ufficialmente - dice l’assessore alla sicurezza Maurizio Cattaneo - Mi riservo prima di guardarli bene, anche perché poi in questi due anni i dati sono anche un po’ difficili da leggere, soprattutto se riferiti all’anno scorso: il primo quadrimestre siamo stati tutti chiusi in casa, quindi i dati sono difficilmente confrontabili».

L’assessore: «Impegno corale»

Cattaneo evidenzia come l’argomento veda un impegno corale, che va oltre il municipio stesso. «Noi come polizia locale - dice l’assessore, mentre da poco c’è un nuovo comandante, Roberto Carbone - abbiamo sempre dato e continueremo a dare assolutamente il nostro contributo, metteremo il massimo impegno per fare bene la nostra parte. Sono attività di controllo, di coordinamento con la Prefettura, si fa sempre un grandissimo lavoro, e so che anche loro fanno il massimo e più, il 110% di tutto quello che si può fare».

«Continueremo a fare la nostra parte, e metteremo il massimo impegno - aggiunge - Confermo che con la conclusione del periodo estivo, con l’inizio dell’autunno, ci sarà l’ampliamento dei servizi con l’aggiunta di un turno serale, quindi avremo cinque turni su sette coperti, a dimostrazione che metteremo in campo il nostro massimo sforzo». Impegno massimo anche per i Carabinieri di Cantù, che continueranno a rafforzare sempre più il dispositivo di contrasto sul territorio, con servizi preventivi e repressivi.

«Le statistiche non fanno testo»

Al Controllo del Vicinato - l’associazione che, in collaborazione con i cittadini di Cantù, si occupa di segnalare in tempo reale, via WhatsApp, situazioni sospette e non solo - al momento, complici anche le vacanze, la situazione appare sotto controllo. Ma si afferma tuttavia, di converso, che la realtà, a livello provinciale, e quindi a Cantù ma non solo, è peggiore rispetto alle statistiche: tantissimi, sfiduciati, non denuncerebbero, come sostiene Marilita Berti, rappresentate provinciale del Controllo del Vicinato.

«Ultimamente segnalazioni non ce ne sono arrivate, anche perché presumo che una parte dei ladri siano andati in ferie. Ma non vuol dire che i furti non ci siano: i cittadini sono sempre più sfiduciati, le statistiche non fanno testo, la realtà è tutta un’altra - dice Berti - Ci sono ad esempio tanti tentativi di furto che non vengono denunciati e gli anziani, a volte, confessano di essere stati raggirati e derubati in casa propria, agli stessi familiari, soltanto dopo mesi. Chi delinque e viene preso, il giorno dopo viene rimesso in libertà. E chi subisce sono gli onesti».

Christian Galimberti

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