Giunta a Cantù, staffetta Molteni-Maspero

Dopo il voto Fratelli d’Italia, con il suo 21%, cambia gli equilibri nell’esecutivo comunale. Tante conferme, ma almeno due volti nuovi

La ragion di Stato impone a volte scelte difficili da comprendere e, per alcuni, da digerire. Figurarsi la ragion di partito. Vincere le elezioni, per il sindaco Alice Galbiati, alla luce del risultato è stata impresa tutto sommato agevole, fermandosi al 62% senza nemmeno passare dall’impiccio del ballottaggio. Ora si trova di fronte a un’altra prova, anche più insidiosa, la formazione della giunta.

Cinque anni fa la Lega, forte di un consenso che non ammetteva repliche, il 40%, occupò militarmente la giunta e assunse tutte le deleghe di peso. Fratelli d’Italia, allora, si fermò al 5,77%, e per i meloniani non si trovò nemmeno una seggiola nell’esecutivo, il che portò alla frattura, alla belligeranza, all’opposizione.

Presidenza del consiglio “jolly”

Questa volta le cose sono cambiate e parecchio. Il che significa che il sindaco Alice Galbiati – che aveva la delega all’Urbanistica - dovrà esercitare massimo equilibrio. Con un jolly in tasca, la presidenza del consiglio comunale. «Confermo la volontà di procedere nel minor tempo possibile – ha confermato - dando a tutti la giusta visibilità e il giusto numero di posti, sulla base di come è andata la coalizione alle elezioni». Già è certo chi sarà il vicesindaco, Valeriano Maspero di Fratelli d’Italia. Il che designa la prima “vittima” della nuova distribuzione delle truppe, il leghista Giuseppe Molteni, che è stato vice di Alice Galbiati durante lo scorso mandato e, durante la sua gravidanza, ne ha fatto le veci, sempre con profilo molto rispettoso dei ruoli. Persino, circolò il suo nome come candidato sindaco.

La delega al Bilancio

Stando alle voci che hanno animato i corridoi, pare che anche la delega al Bilancio, finora di Molteni, sia stata reclamata dai meloniani per riunificare il centrodestra e sostenere la candidatura di Galbiati. In mano, attualmente, gli restano due carte, il fatto che la Lega sia ancora primo partito della coalizione e un bottino da 265 preferenze. Nel suo futuro si potrebbe ipotizzare un assessorato con delega alle Attività Produttive, molto nelle sue corde. O un’uscita di scena per niente indolore.

Leghisti i due campioni cittadini di preferenze, il finora assessore ai Lavori Pubblici e alla Sicurezza Maurizio Cattaneo, con 444, e anche la donna più votata, la collega di giunta al sociale Isabella Girgi con 331.

Una riconferma di entrambi con le medesime deleghe non pare certo inverosimile, tutt’altro. In casa Fratelli d’Italia si conta già il vicesindaco, Valeriano Maspero. Cinque anni fa, quando ancora era nella Lega, il suo nome venne fatto con insistenza come assessore alla Cultura. E che non fossero solo parole a vanvera lo confermò il fatto che il sindaco gli attribuì poi le deleghe da consigliere ai Grandi Eventi e al Marketing Territoriale, anche se le rimise due anni dopo. A chi, dei meloniani, quindi il Bilancio? La più votata tra le donne è Natalia Cattini, già assessore nel 2017. Avvocato, quindi non la figura professionale più comune per questa delega, ma vero è che un assessore deve imprimere linee politiche non essere un tecnico. Oppure una terza ipotesi. Resta anche da capire a chi andranno le deleghe che erano di Antonella Colzani, Sport e Pari Opportunità.

Quadratura del cerchio non facile

In Forza Italia si incontra il terzo più votato della tornata, con 268, Andrea Lapenna, e poi Matteo Ferrari con 251. Entrambi assessori uscenti. Il secondo, al Patrimonio, coordinatore cittadino e capolista, potrebbe sembrare avvantaggiato in questa partita. Ma è Forza Italia ha molto ben figurato e i numeri hanno un peso, quindi anche per Lapenna – che era all’Anagrafe – si potrebbe ipotizzare un bis. Infine l’inossidabile Antonio Metrangolo di Cantù Sicura, uscente all’Ambiente.

La sua lista, al 6%, ha fatto il proprio dovere, questa volta però Fratelli d’Italia occupa molto spazio. Spetterà quindi ad Alice Galbiati decidere se soddisfare tutte le anime della coalizione oppure, anche stavolta, avere qualche scontento.

@Riproduzione riservata

© RIPRODUZIONE RISERVATA